Maturità, il ritorno dei diplomifici. Boom di privatisti in scuole non statali
Data: Lunedì, 11 aprile 2011 ore 07:49:32 CEST Argomento: Sondaggi
I diplomifici non
mollano. Il numero di privatisti che anche nel 2011 hanno scelto di
sostenere gli esami di maturità in una scuola non statale sarà ancora
alto. I dati non sono definitivi, ma abbastanza consolidati per
descrivere un fenomeno che è risultato negli anni difficile da
combattere. Ed è boom rispetto a tre anni fa, quando sulla poltrona più
importante di viale Trastevere sedeva Giuseppe Fioroni. Nelle statali,
invece, coloro che decidono di presentarsi agli esami di stato del
secondo grado senza avere seguito neppure un giorno di lezione è in
calo.
A giugno, su 100 candidati alla maturità presentati dalle paritarie, 11
saranno "esterni": si presenteranno davanti alla commissione con una
preparazione "fai da te". L'anno scorso erano poco più di 1 su 100.
Nelle statali, invece, il trend è esattamente opposto: in calo rispetto
all'anno scorso e anche al 2008, quando a viale Trastevere subentrò
Mariastella Gelmini.
Ed è sempre il Sud a fare la parte del leone. Oltre metà dei quasi 6
mila privatisti che, nonostante le cifre record da sborsare, in una
scuola non statale si sentono evidentemente "più protetti" è nelle
regioni meridionali. Ma il record, in percentuale, è nell'Italia
centrale: più del 16 per cento degli studenti degli istituti non
statali è privatista.
Nel 2008, dopo una serie di interventi normativi volti a stroncare il
fenomeno, la percentuale degli esterni sul totale dei candidati alla
maturità delle non statali era sceso all'8,7 per cento: appena il meno
del doppio rispetto al 5,2 per cento delle statali. In tre anni, dal
2008 al 2011, nelle statali la percentuale è scesa al 4,7 per cento,
mentre nelle paritarie è salito all'11,4 per cento: quasi il triplo.
E basta fare due conti per capire che il business c'è: con 100 esterni,
che alla scuola non costano nulla in termini di strutture e insegnanti,
si può racimolare anche mezzo milione di euro. La recente storia di
Palermo, con 150 "maturati" tra il 2000 e il 2004 che, spesso a loro
insaputa, si sono ritrovati tra le mani un titolo falso è emblematica.
(di Salvo Intravaia da la Repubblica)
|
|