1^ Maggio, fronda Cgil a Modena: festeggiamo senza Cisl e Uil, come a Bologna
Data: Lunedì, 11 aprile 2011 ore 07:39:16 CEST Argomento: Sindacati
Lo "strappo" della
Cgil sul Primo maggio a Bologna, dove si va verso una celebrazione
separata da Cisl e Uil, fa proseliti sotto la Ghirlandina. Un gruppo di
"iscritti, delegati, dirigenti della Cgil di Modena" ha infatti diffuso
un comunicato intitolato "Basta con la falsa 'unità sindacale',
cacciamo i mercanti dal tempio". E spiegano: "Condividiamo pienamente
la scelta della Camera del Lavoro di Bologna di non celebrare
unitariamente, insieme a Cisl e Uil, la giornata del prossimo Primo
maggio, sottraendosi al ritualismo e collocando questa giornata di
memoria e di lotta nel giusto contesto dell'attualità del nostro
Paese". Infatti, argomentano gli esponenti della 'fronda', "che senso
ha celebrare le battaglie e le conquiste del movimento dei lavoratori
insieme a quelle forze come Cisl e Uil, le quali da tempo hanno operato
una scelta di campo opposta e ostile, rispetto a quel patrimonio che il
Primo maggio tradizionalmente
rappresenta?"
Non solo: "L'allineamento alle scelte di Marchionne, la complicità nel
tentativo di cacciare la Fiom dalle fabbriche, il sostegno
incondizionato a questo governo, l'odio verso la democrazia sindacale,
la negazione del diritto di parola per i lavoratori, la firma reiterata
di accordi separati anche in categorie come commercio, scuola e settore
pubblico, che restringono diritti e salari: tutto ciò renderebbe la
presenza in piazza di Cisl e Uil un elemento di inquinamento della
memoria e dell'attualità del Primo maggio". Parole pesanti, che portano
la firma di Giovanni Iozzoli, del direttivo Fiom di Modena, più sei
componenti del direttivo della Cgil modenese (Paolo Brini, Francesco
Santoro, Diana Terzi, Antonella Minelli, Silvano Merighi, Antonino
Grimaldi) e Massimo Valentini, del direttivo Cgil Emilia-Romagna.
Appena due giorni fa il segretario generale della Cgil modenese, Donato
Pivanti, aveva fatto sapere che a Modena il Primo maggio "sarà una
festa unitaria". E non per "ipocrisia", ma perché "è la festa dei
lavoratori", anche se "prima e dopo il Primo maggio continueremo a fare
assemblee per organizzare lo sciopero del 6 maggio", indetto dalla sola
Cgil.Ma oggi emergono malumori interni al sindacato, con una 'fronda'
che va nella direzione opposta: "Riteniamo assolutamente sbagliato-
scrivono infatti gli otto firmatari del documento- che a Modena invece
si celebri il Primo maggio unitariamente. Non si può ignorare la
distanza abissale che ormai separa le pratiche di un grande sindacato
democratico come la Cgil dalle miserie del sindacalismo giallo e
neo-corporativo di Bonanni & C". Insomma, rincarano, "non possiamo,
nella giornata dei lavoratori, regalare il comizio in una piazza come
quella di Modena ad un sindacato di mercato, filoaziendalista come la
Cisl".
Per questa ragione, prosegue la nota, "chiediamo alla Cgil di Modena,
che riunirà il suo direttivo nei prossimi giorni, di seguire l'esempio
della Cgil di Bologna e di costruire un Primo maggio che sia coerente
col percorso complessivo che porterà allo sciopero generale del 6
maggio. Sciopero che inevitabilmente è anche contro un'idea di
sindacato neocorporativo e di mercato portato avanti da Cisl e Uil e
assolutamente incompatibile con una visione di sindacato dalla parte
dei lavoratori senza se e senza ma come è invece la Cgil. L'unica
unita' sindacale che dobbiamo riconoscere e promuovere- concludono- è
quella costruita giorno dopo giorno sui luoghi di lavoro, nelle
vertenze e nelle lotte, nelle Rsu e nella partecipazione, nella difesa
del lavoro e del salario". (da http://www.dire.it/)
redazione@aetnanet.org
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