La giornata dei precari, manifestazioni in tutta Italia
Data: Sabato, 09 aprile 2011 ore 21:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
E' il
giorno dei precari: migliaia di giovani sono scesi in piazza in tutta
Italia per protestare contro l'instabilita' nel lavoro e chiedere
maggiori diritti e garanzie. Ricercatori, giornalisti, lavoratori
interinali, di Alitalia e della scuola: sono solo alcune delle
categorie che si sono date appuntamento a Roma, in piazza della
Repubblica.
"Diritti, welfare universale, reddito, maternita' e pensioni"
recita uno degli striscioni che sfilano lungo le vie del centro,
diretti al Colosseo. "Siamo in piazza per il futuro dei nostri figli, i
primi per i quali viene disatteso l'articolo 1 della Costituzione - ha
commentato Gianfranco Mascia, rappresentante del Popolo Viola -. Qui ci
sono padri e madri che protestano per per il futuro dell'Italia. Per
questo abbiamo portato il tricolore in piazza perche' e' simbolo
dell'identita'
comune".
Circa 400 persone sfilano nel centro di Napoli fino a piazza del Gesu'.
In prima fila ci sono gli studenti universitari, i "precari del
futuro", ma anche gli operai della Fiat di Pomigliano. Sventolano le
bandiere rosse della Fiom e ricordano che l'azienda ha gia' licenziato
200 precari dello stabilimento campano. Alla manifestazione aderiscono
anche i ricercatori e i docenti, che si sentono dei veri e propri
oggetti e, per questo motivo, hanno indicata sulla fronte la data di
scadenza. Nel corteo anche i giornalisti e i precari dell'Inps. A
Napoli si sono vissuti momenti di tensione quando un gruppo di studenti
universitari, che partecipano al corteo dei precari a Napoli, hanno
lanciato vernice rossa sulla facciata di una banca. Due docenti infatti
si sono scagliati contro i ragazzi, accusandoli di essere violenti e di
essere stati pagati da qualcuno per creare disordini. Dopo una
discussione animata, la situazione e' tornata tranquilla, anche grazie
all'intervento di altri manifestanti. Un gruppetto di studenti
universitari ha successivamente deciso di abbandonare il corteo, prima
di raggiungere piazza del Gesu'. "Non ho insicurezze - racconta Andrea,
uno dei ricercatori dell'universita' Federico II -, nei prossimi 3 anni
non guadagnero' nulla e paghero' 800 euro di tasse".
Seimila persone partecipano alla manifestazione di Ancona, in
piazza del Plebiscito. Sul palco numerosi rappresentanti di studenti
universitari, dei lavoratori delle fabbriche in crisi di tutte le
Marche, della scuola pubblica e del comitato 'Se non ora quando'. "C'e'
un rapporto stretto tra l'interruzione e la discontinuita' nei
contratti di lavoro e il ritorno alla legalita' nel nostro paese.
Questo perche' se non invertiamo la tendenza attuale alla
precarizzazione totale, ci sara' l'ingresso della criminalita'
organizzata nel mondo del lavoro, criminalita' che lo usera' per
infiltrarsi e crescere sapendo che il governo non sta intervenendo in
questo settore e anzi sta lasciando che la societa' si laceri e si
divida sempre di piu'". Lo ha affermato oggi ad Ancona, Susanna
Camusso, segretario generale della Cgil, concludendo la manifestazione
contro il precariato che si e' svolta in piazza del Plebiscito.
"Occorre tornare presto alla trasparenza dei contratti e alla
certezza del diritto - ha spiegato Camusso - oltre ad una loro giusta
durata e all'ampliamento di ammortizzatori sociali che intervengano fra
un tempo e l'altro di ogni rapporto. In una parola serve
responsabilita' nelle scelte per il futuro del paese, con la classe
dirigente politica nuova che affronti veramente i grandi problemi sul
tappeto. La Cgil in questo caso - ha proseguito Camusso - fara' la sua
parte per costruire una nazione piu' unita e solidale di quanto sia
ora". (AGI) PRECARI: BERSANI, PADRI E FIGLI CHE LAVORANO SONO TUTTI NEI
GUAI "Padri e figli, quelli che lavorano, sono tutti nei guai, i padri
e i figli": lo ha dichiarato il segretario del Partito Democratico,
Pier Luigi Bersani, interpellato in relazione alle manifestazioni dei
precari che si svolgeranno oggi in tutta Italia. Per Bersani, e' meglio
"che il governo conosca un po' piu' da vicino la realta' che sta
vivendo questo Paese". Il leader del Pd ha poi definito "una
stupidaggine particolare" quanto detto ieri dal ministro Giorgia
Meloni, sul fatto che i giovani fanno bene ad andare in piazza ma senza
chiedere i privilegi dei padri. "Meta' della gente che e' a casa
adesso, o in cassa integrazione o licenziata - ha concluso Bersani -
meta' sono i garantiti, quelli di cui parla la Meloni". (
(AGI)
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