Note-Cidi: è l'ora della mobilitazione
Data: Sabato, 09 aprile 2011 ore 06:52:29 CEST Argomento: Associazioni
È l'ora della
mobilitazione, dice Gustavo Zagrebelsky in un testo che è stato diffuso
in questi giorni. Ma mobilitarsi non vuol dire solo andare in piazza.
Mobilitarsi può voler dire cose diverse per un operaio o per una
casalinga, per un pensionato o per uno studente, per un medico, un
magistrato, un giornalista o un professore. Che cosa possiamo fare noi insegnanti?
Possiamo remare contro quest'ondata di
volgarità, ignoranza, malcostume, corruzione, tracotanza e prepotenza
che rischia di travolgerci. Come? Con le armi della scuola, che
consistono nel far crescere l'intelligenza e la capacità di giudizio
dei nostri studenti attraverso lo studio e la conoscenza. Fare scuola,
fare scuola, fare
scuola.
E non siamo soli, perchè mai come in questo momento abbiamo a
disposizione, attraverso la rete, strumenti potentissimi che, la
rivoluzione dei gelsomini ce lo insegna, devono trasformarsi in nostri
alleati. Come nostri alleati devono diventare i genitori, gli studenti,
i nonni. E chi se no? Quello che è successo al Parini non deve più
accadere. Perché nella letteratura, nell'arte, nella storia, nella
musica, nelle scienze, nella filosofia, nella matematica ci sono i
tesori dell'umanità. Non è per caso che nelle civiltà antiche coloro
che custodivano il sapere erano tenuti in grandissima considerazione.
E quindi, colleghi, mobilitiamoci. Per insegnare la crudeltà della
guerra. Il valore della legge. La natura dell'uomo.Il rispetto
dell'altro. Il buio dell'ignoranza. I pericoli dell'intolleranza.
L'importanza del dubbio. Il rispetto della natura. Il valore della
convivenza civile. L'amore per la libertà. Il significato della
democrazia. L'onesta' intellettuale.
Giorno dopo giorno, dentro le scuole, e' questa la nostra mobilitazione.
(da Cidi)
redazione@aetnanet.org
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