Vicepresidente CNR: Impero romano crollò per i gay
Data: Venerdì, 08 aprile 2011 ore 08:43:40 CEST Argomento: Rassegna stampa
Dopo il terremoto in
Giappone, in cui chiamò in causa il “castigo divino”, Roberto De Mattei
regala un’altra ‘perla’ ai suoi ascoltatori su Radio Maria: l’impero
romano crollò perché era dominato dai gay. Com’era inevitabile, il
vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha attirato su
di sé non poche polemiche. Su Facebook è stata creata un pagina per
chiederne le dimissioni con migliaia di adesioni. Secondo De Mattei
l’impero romano, e prima di questo quello cartaginese, sarebbero
crollati a causa di costumi troppo liberi e dell’omosessualità
dilagante. Per punire il peccato quindi, seguendo il ragionamento di De
Mattei, Dio sarebbe intervenuto per mezzo dei barbari, che distrussero
l’impero.
Lo storico, che i cittadini pagano 100mila euro l’anno come
vicepresidente del CNR , cita le teorie di Salviano di Marsiglia. Ad
esempio quando dice che fu fatta “cenere del prestigio di Roma grazie
alla macchia infamante di quella perversione contro natura”. Come i
cartaginesi, De Mattei sottolinea che anche i romani si infettarono per
“l’abominevole presenza di pochi invertiti” che sono una “vergogna per
tutto l’impero”. Poi però, secondo lo studioso, ci sarebbe il
provvidenziale arrivo dei barbari, che “sono uno strumento del giudizio
di Dio”, secondo Salviano e De Mattei. Per qualcuno le posizioni di De
Mattei sono chiaramente incompatibili con il ruolo che ricopre, ovvero
la vicepresidenza del più importante istituto di ricerca italiano. “Gli
uomini effeminati e gli omosessuali non avranno parte al Regno di Dio”,
ricorda ancora De Mattei nel suo intervento e tra i barbari certe cose
non accadevano. Anche oggi, ha continuato, “i peggiori vizi vengono
iscritti nelle leggi come diritti umani”. Perfino il presidente del
Consiglio nazionale delle Ricerche, Luciano Maiani, avrebbe preso le
distanze con un comunicato ufficiale nel quale precisa che le
dichiarazioni rese da De Mattei non coinvolgono in alcun modo
l'Istituto di cui è vicepresidente. "Le parole di Salviano di Marsiglia
meritano di essere meditate - commenta ancora De Mattei dopo aver letto
un lungo brano degli scritti di Salviano che definiscono gli
omosessuali "pervertiti, invertìti, contro natura" etc -. Viviamo in
un'epoca in cui i peggiori vizi vengono alimentati dai mass media e
addirittura iscritti nelle leggi come diritti umani. Dio trae il bene
da ogni male, ma il male deve avere il suo castigo, nel tempo o
nell'eternità".
LICANDRO (PDCI-FDS), SI TOLGA CATTEDRA A DE MATTEI «Si tolga la
cattedra di storia del cristianesimo al vicepresidente del Cnr De
Mattei». È quanto afferma Orazio Licandro, della segreteria nazionale
del PdCI-Federazione della sinistra. «Dopo le sue valutazioni sul
disastroso e drammatico terremoto in Giappone - rileva Licandro in una
nota - De Mattei regala un'altra perla, secondo la quale l'impero
romano cadde per colpa degli omosessuali». De Mattei, sostiene
Licandro, «non può rimanere un solo istante in più ai vertici del CNR,
prestigioso Istituto della ricerca scientifica italiana. Le
esternazioni di De Mattei, oltre alla loro intrinseca volgarità, sono
così prive di scientificità da non sentirsi neppure nella più
scalcinata sagrestia italiana». De Mattei, conclude Licandro, «deve
lasciare il CNR, ma sarei più soddisfatto se gli si togliesse la
cattedra di storia del cristianesimo, perché è un'offesa al pensiero e
alla ricerca storica».
PANTALEO (FLC) CHIEDE DIMISSIONI DE MATTEI La Flc-Cgil torna a chiedere
le dimissioni del vice presidente del Cnr, De Mattei, alla luce delle
sue ultime esternazioni a Radio Maria «che confermano - afferma il
segretario generale, Mimmo Pantaleo - il suo delirio reazionario». «Non
è tollerabile che De Mattei, utilizzando la sua prestigiosa carica nel
più grande ente di ricerca pubblica italiano, si serva dei microfoni di
Radio Maria - dice il sindacalista - per dar voce al suo pensiero
antistorico, antidarwiniano, omofobo e razzista. Il Cnr non può avere
ai suoi vertici un simile personaggio. I danni provocati alla
credibilità del maggiore ente di ricerca pubblico italiano sono enormi.
Chiediamo al Parlamento - conclude De Mattei - una discussione pubblica
su una vicenda emblematica della regressione culturale e morale che
mortifica ulteriormente il prestigio internazionale del nostro Paese».
DONADI, DE MATTEI SI DIMETTA, SUO CASO IN PARLAMENTO «Roberto De Mattei
si deve dimettere dalla carica di vicepresidente del Cnr. Le sue
posizioni oscurantiste, integraliste, omofobe e fondamentaliste sono
offensive nei confronti dell'Istituto che presiede e lo rendono
incompatibile con la carica che ricopre». È quanto afferma il
presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, commentando le
affermazioni di De Mattei riportate da alcuni giornali, dopo quelle
discutibili sul terremoto in Giappone. «Chiediamo - aggiunge Donadi -
di ascoltare le voci della comunità scientifica che è indignata per la
presenza di De Mattei alla vicepresidenza del Cnr. Chi ricopre cariche
così importanti non può sostenere posizioni discriminatorie ed
intolleranti». «Porteremo il caso in Parlamento - conclude il
capogruppo Idv - perchè le posizioni espresse da De Mattei, a partire
da quella del terremoto in Giappone come castigo di Dio ledono
l'immagine dell'ente ed il prestigio dell'Italia nel mondo».
(da -http://www.leggo.it/)
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