Flc, in Friuli a settembre 650 posti in meno
Data: Giovedì, 07 aprile 2011 ore 07:24:47 CEST
Argomento: Sindacati


Quasi 650 posti in meno, di cui il 60% tra i docenti. Questi i tagli previsti sull’organico di diritto delle scuole regionali per l’anno scolastico 2011-2012: ai 383 docenti in meno previsti nella bozza presentata dall’Ufficio scolastico regionale ai sindacati, si aggiungerà infatti una riduzione del personale Ata che secondo le stime della Flc-Cgil sarà di 264 posti.
A denunciarlo il segretario regionale della Flc Natalino Giacomini, che teme «ripercussioni drammatiche» soprattutto sulle scuole primarie e sulle superiori, dove si concentra la quasi totalità dei tagli previsti sul personale docente per il prossimo anno scolastico. «Tagli – spiega Giacomini – che nella formulazione dell’Usr sono di 186 posti per la primaria e 202 per le superiori di 2° grado, rispettivamente 2 e 18 posti in più rispetto al piano previsionale del ministero».            
La riduzione prevista dalla bozza dell’Usr, se confermata, porterà a quota 2.149 il numero di posti cancellati a partire dal 2009, di cui 1.350 tra il personale docente. «Il che – denuncia il segretario della Flc – avrà gravissime conseguenze sulla funzionalità del servizio scolastico, in particolare sulla scuola primaria e sulla superiore di 2° grado, sulle quali si concentra la totalità dei tagli previsti per il prossimo anno».
Salvo recuperi in sede di definizione dell’organico di fatto, la nuova riduzione porterebbe rispettivamente a 508 e 541 il numero di docenti tagliati dal 2009 nelle primarie e nelle scuole superiori della nostra regione. «Tutto questo – sottolinea ancora Giacomini – mentre il numero degli alunni continua a crescere e cresce anche la richiesta di tempo pieno, che il prossimo anno vedrà un incremento del 6%. Chiediamo quindi all’Ufficio scolastico regionale di dirci quante classi saranno costrette a ridurre l’orario da 30 a 27 ore. Inoltre vorremmo che la questione delle compresenze fosse affrontata non più in termini di media regionale, ma sulla base dei dati plesso per plesso».
In un contesto già caratterizzato da una fortissima precarietà – la percentuale di contratti a termine è del 17,5% tra i docenti e del 22% tra gli Ata – la riduzione dell’organico di diritto avrà immediate conseguenze sul numero delle immissioni a ruolo. Ma l’entità effettiva degli organici sarà decisa in sede di definizione dell’organico di fatto. Da qui l’appello che la Cgil rivolge non solo all’Ufficio scolastico, sollecitato a una «maggiore dialettica» col ministero, ma anche all’assessore Molinaro e a tutto il governo regionale. «La Giunta – dichiara il segretario generale della Cgil Fvg Franco Belci – deve assumere un ruolo attivo nei confronti del Governo nazionale. Pur non avendo infatti competenze in materia di organici, il Fvg può e deve rivendicare maggiori risorse per la nostra scuola, così come hanno fatto altre amministrazioni regionali, altrimenti i veri penalizzati saranno i giovani, già costretti oggi a fare i conti con un allarmante aumento del tasso di disoccupazione».
Ma la Flc invita anche gli altri sindacati di categoria a unire le forze per contrastare i tagli e difendere il futuro della scuola pubblica. «Di fronte a una preoccupazione per i tagli che è condivisa da tutti – spiega Giacomini – è dall’ottobre del 2008 che non si registrano, a livello nazionale come a livello regionale, manifestazioni unitarie. Se dai prossimi incontri con l’Ufficio scolastico regionale non emergeranno sostanziali novità rispetto al quadro prospettato, la Flc-Cgil valuterà quali iniziative di lotta mettere in campo. Con l’auspicio di poter avviare assieme agli altri sindacati un percorso unitario di mobilitazione in difesa della scuola pubblica».
       (da http://www.udine20.it/)

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