Lettera aperta ai ministri Gelmini e Tremonti: bloccare ''la terza tranche di tagli Ata''
Data: Mercoledì, 06 aprile 2011 ore 07:10:08 CEST
Argomento: Redazione


Preg.mo Onorevole
Mariastella GELMINI
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
ROMA

Preg.mo Onorevole
Giulio TREMONTI
Ministro dell’Economia e delle Finanze
ROMA


On. li  Ministri,
 
lo scrivente Mario Di Nuzzo, in qualità di assistente amministrativo, esprime profonda preoccupazione per le conseguenze derivanti  dall’art. 64 del D. lgs n. 112/08, con cui è stata disposta una riduzione complessiva nel triennio 2009-2011 del 17% delle dotazioni organiche del personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA).
L’ordinanza n. 2227 del 14.03.2011, con cui la Sezione III Bis del TAR del Lazio, ha sollevato la questione della legittimità costituzionale dell’articolo di cui sopra, su richiesta formulata dal sindacato SNALS-CONFSAL, costituisce senz’altro un elemento di notevole rilevanza su cui il Ministero della Pubblica Istruzione dovrà effettuare le necessarie valutazioni, per la gestione delle 51.402 unità di personale non docente con contratto a tempo determinato.
Il Tar del Lazio ha sottolineato come la norma finalizzata a perseguire l’obiettivo della qualificazione e della valorizzazione del personale scolastico, risulti ispirata a mere “esigenze di cassa” e come sia stato autorizzato il Ministero a determinare “a proprio ed esclusivo piacimento” ogni modalità su come attuare la riduzione del personale non risultando rispettosa della ripartizione di competenze tra Stato e Regioni in materia scolastica.
Insomma, il legislatore avrebbe difeso tale norma, asserendo il recupero di efficienza e di efficacia del sistema dell’istruzione, mentre in realtà il perseguimento parrebbe finalizzato esclusivamente al contenimento della spesa pubblica, assegnando all’amministrazione il potere di ridurre in modo perentorio le dotazioni organiche del personale.
I servizi scolastici, per l’indubbia importanza che rivestono, non possono essere privati del personale non docente (ATA), in quanto sarebbe violato un diritto fondamentale garantito dalla Carta costituzionale, il diritto all’istruzione, e pertanto non possono scendere al di sotto di standard qualitativi minimi, altrimenti non sarebbe possibile garantire neanche livelli minimi di istruzione. Ritengo sig. Ministro che sia ragionevole da parte sua, di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze cercare una soluzione urgente per bloccare la terza tranche di tagli, perché altrimenti sarà difficile coprire tutte le esigenze, e intollerabile sopportarne le conseguenze.
Un servizio formativo adeguato basato su un modello scolastico efficiente e competitivo, dovrà tener conto della componente del personale ATA di ausilio alle attività didattiche, ma certo non di categoria inferiore.
distinti ossequi

L’assistente amministrativo
Mario Di Nuzzo







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