Fioroni: la riforma scolastica della Gelmini rispecchia il governo Berlusconi...
Data: Martedì, 05 aprile 2011 ore 20:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Si è tenuta domenica mattina una conferenza sulla scuola pubblica dove presenziavano varie realtà scolastiche, dal preside del liceo scientifico Pellegrini alla studente universitaria Marianna Mazzilli. Presente l'ex ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni.
Un Giuseppe Fioroni all’attacco della visione della scuola pubblica del centrodestra, che ha definito come l’unica vera riforma varata dalle forze politiche che si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi. Per Fioroni, responsabile nazionale Welfare del PD, la Gelmini ha scientificamente introdotto una modificazione “genetica” dell’istruzione pubblica, col palese intento di dirottarla verso disegni di liberismo spinto che scompongono la comunità in classi sociali. Questo comporta il ritorno della distinzione fra ricchi e poveri, fra abbienti e non abbienti nell’accesso ad una formazione culturale di qualità e che apra concrete prospettive di lavoro, di realizzazione e di crescita.                  
  In altre parole, la finalità, che è tipica delle destre, ha detto Fioroni, è di disintegrare invece di integrare, di ridurre le opportunità e di compiere una selezione a partire dal reddito piuttosto che dalle capacità dei singoli.
Dalle pari opportunità agli impari punti di partenza, con che si incepperebbe del tutto il meccanismo dell’ascensore sociale, impedendo ai figli degli operai, delle famiglie monoreddito, di genitori non abbienti di migliorare la propria posizione sociale. Del resto, lo sfascio della scuola parte proprio da quella elementare, cioè da quel segmento di istruzione di base, che, con la fine del tempo pieno, metterà in difficoltà tantissime famiglie e dirotterà i bambini verso la deriva televisiva.
 È la formazione pseudo-culturale del Grande Fratello e dei Cesaroni. E cosa dire della mattanza sociale determinatasi con i provvedimenti della Gelmini? Ben 220.000 risorse umane rottamate! Una riforma di regresso, ha concluso Fioroni, mentre il prof. Biagio Pellegrini, preside del Liceo Scientifico “Orazio Tedone”, ha evidenziato quanto pesino sul diritto allo studio e sull’acquisizione delle conoscenze i tagli voluti da Tremonti.
 La scuola pubblica non dispone di risorse utili allo scopo di fornire un servizio culturale adeguato, aspetto evidenziato altresì da Grazia Ursi, insegnante precaria, che ha sottolineato la precarizzazione dello stato di molti docenti, da Marianna Mazzilli, studentessa universitaria dal futuro molto incerto, e da un genitore, Santi Zizzo, Presidente del Consiglio d’Istituto Scuola Media “G. Carducci-Giovanni XXIII”. Molto interessante e seguito è stato l’intervento della prof.ssa Gabriella Colaprice, che ha introdotto il concetto di riforma come costruzione della persona, di elaborazione di un articolato progetto educativo che metta al centro la persona, al quale è funzionale non tanto il nozionismo ma la conoscenza supportata da adeguata formazione e preparazione culturale dei docenti.
Il meeting, introdotto dal segretario politico del PD di Ruvo, prof.ssa Caterina Montaruli, ha visto l’intervento del candidato sindaco del centrosinistra, Vito Ottombrini, il quale ha affermato la decisa volontà della coalizione di interagire con la scuola pubblica e di fare quanto possibile per sostenerne l’insostituibile funzione.     (da http://www.ruvolive.it/)

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