Riva del Garda, Gelmini: ''Sì all'università trentina''
Data: Lunedì, 04 aprile 2011 ore 21:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 «Certo, l’autonomia va bene, ma solo nella responsabilità». Lo ha detto il ministro Mariastella Gelmini a margine dell’incontro di ieri a Riva del Garda, dove è salita sul palco a parlare soprattutto di politica. Si riferiva all'iter che porterà la Provincia ad essere delegata a gestire direttamente l’università.
Una decisione molta attesa, su cui piazza Dante - e l’ateneo - punta molto per alzare considerevolmente l’asticella della qualità del mondo formativo trentino. Il ministro all’Istruzione ha fatto un cenno di assenso. «Stiamo procedendo bene, nel giro di un paio di mesi si potrebbe arrivare al varo della norma da parte del consiglio dei ministri». Probabilmente la decisione potrà avvenire ancora prima.        
 Il presidente della Commissione dei dodici, Mario Malossini - che ieri ha approfittato della presenza del ministro per parlarle a quattr’occhi - pensa di convocare una riunione a tre, invitando anche Dellai, per fare il punto della situazione e confermare un iter che sta viaggiando nella direzione voluta e sperata.

Ma alla tribuna degli oratori, Mariastella Gelmini si è distinta per una difesa incrollabile del premier e per una ferrea volontà di non mollare. «Tireremo diritto» ha detto più volte, riferendosi all’� 'struzionismo dell’opposizione rispetto ad una volontà di riforma del governo. Per scaldare la platea è andata subito all’affondo di Vendola «che si è permesso di offendere Milano e i lombardi. Bene ha fatto Formigoni a rispondergli a muso duro». E poi non ha risparmiato bacchettate a nessuno.

«Stiamo vivendo un ribaltamento della realtà promosso da certi giornali e dalla sinistra. Anche la reazione al terremoto dell’A quila è stato un grande successo di questo governo e del volontariato, prima che la realtà venisse stravolta su quello che effettivamente è stato il terremoto abruzzese. La sinistra si è schierata e si schiera contro qualsiasi riforma, ma noi tireremo diritto. Non possiamo farci intimidire da questi continui attacchi e dobbiamo portare a termine le riforme che permetteranno al Paese di andare avanti».

Gelmini ha poi commentato la battuta di Alfano che l’altro ieri, proprio a Riva, aveva detto che la riforma della giustizia sarebbe passata dalle piazze. «Intendeva dire che verrà fatta conoscere, che ci sarà massima informazione così come abbiamo fatto per la riforma della scuola. Così si scoprirà che la riforma della giustizia non va contro i magistrati, ma anzi dà loro gli strumenti per lavorare meglio. Ci sono migliaia di magistrati che tutti in giorni, in silenzio lavorano. E senza passare dalle telecamere e dagli studi televisivi. Sono quelli che hanno tuta la nostra solidarietà e la nostra stima. Si deve far sapere che la nostra riforma è tutt’altro che un attacco alla magistratura».
    (di Robert Tosin da Trentino Corriere Alpi)

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