La UIL calabra: fermiamo scempio che si sta realizzando nella scuola
Data: Luned́, 04 aprile 2011 ore 16:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


''Fermiamo lo scempio che si sta realizzando nella scuole!'' A parlare e' il Segretario Generale della Uil Calabria, Roberto Castagna, preoccupato ''dallo stillicidio occupazionale che da alcuni anni si e' abbattuto sul sistema scolastico e, in modo drammatico, dalle conseguenze della Riforma Gelmini, che rischia di provocare, se non corretta, una vera e propria catastrofe in termini di perdita di posti di lavoro e di abbassamento della qualita' del servizio scolastico pubblico''.
''1100 docenti in meno rispetto all'anno scorso - sostiene Castagna - piu' i tagli, che si preannunciano, per il personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e assistenti tecnici) rischiano di far collassare il sistema scolastico calabrese. Sopratutto, i tagli dei collaboratori scolastici costringeranno alla chiusura molte scuole dell'entroterra calabrese con danni sociali ed economici incalcolabili''.   
 ''Sullo sfondo, poi, il complesso problema dei precari.
Sul precariato, la Uil Scuola, a livello nazionale, ancora una volta, ha riproposto al Ministro l'apertura di una trattativa per dare soluzioni strutturali.

Servono immissioni in ruolo sui posti vacanti in organico di diritto; organico funzionale con definizione delle graduatorie; incarichi pluriennali; bandi di concorso dove ci sono posti disponibili e misure a sostegno del lavoro''.

''Solo con l'apertura di un tavolo unico con i Ministeri dell'Economia e della Funzione Pubblica - dice Castagna - e' possibile affrontare la questione del personale precario dando stabilita' e certezze al personale''. Su questa linea, il Segretario della UIL calabrese auspica ''un forte e risolutivo impegno di tutte le Organizzazioni di Categoria nazionali, ribadendo che, sul versante Regionale, la UIL, insieme alla UIL Scuola e altre sigle sindacali, si battera' per evitare i danni di una politica che, se non adeguatamente corretta, rischiera' di fare macelleria sociale e di provocare un arretramento senza precedenti sul sistema dell'istruzione pubblica''.   (ASCA)

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