USA, Maestra critica alunni su Facebook e viene sospesa
Data: Lunedì, 04 aprile 2011 ore 09:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Ormai scrivere su
Facebook può portare a conseguenze non proprio piacevoli. Negli Usa può
anche capitare che un post sul social network ti faccia perdere il
posto di lavoro. È capitato a una maestra elementare di una scuola
di Paterson, in New Jersey, sospesa dal suo preside per aver criticato
on-line i suoi alunni. La donna, di cui ancora non si conosce il nome,
tempo fa ha comunicato sul noto social network di 'sentirsi un
guardiano che passa tutto il giorno a badare a futuri criminali«. La
frase, che era destinata ai suoi 'amici di Facebook', in qualche modo,
è stata letta dai genitori dei suoi allievi che, imbufaliti, hanno
reagito immediatamente chiedendone il licenziamento. Ora l'intera
vicenda è passata nelle mani del giudice. Terry Corallo, la portavoce
del distretto scolastico, ha confermato che in attesa che il Tribunale
dica la sua, la docente è stata sospesa
dall'incarico.
Ovviamente la vicenda sta spaccando in due la comunità: Nancy
Oxfeld, la legale della maestra, ha criticato duramente la scelta di
sospenderla dal lavoro: »La mia assistita ha espresso i suoi giudizi
durante il suo tempo libero, esclusivamente ai suoi amici. Se i
genitori sono tanto preoccupati dei loro bimbi - sostiene l'avvocato -
allora pensassero di più a come si comportano in classe, non a cosa
dice la maestra nella sua vita privata«. Ma è proprio questo il punto,
la questione che ancora nessuno ha risolto in modo definitivo: quanto
appartiene alla 'privacy' tutto ciò che uno scrive su Facebook? Irene
Sterling, la presidente di un gruppo di volontari che appoggiano le
scuole locali, si schiera a favore dei genitori: »È orribile che una
maestra pensi e scriva queste cose sui suoi alunni. E poi tutti sanno
che le cose scritte su Facebook alla fine finiscono per essere di
dominio pubblico, conosciute da tutti, non solo dai genitori. E
pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere se gli stessi studenti
avessero scoperto da soli cosa la loro maestra pensa di loro. Sarebbe
stato un trauma molto negativo«. Ma la storia di questa maestra, non è
un episodio isolato, in questa circoscrizione scolastica considerata
tra le peggiori della East Coast. Un' altra insegnante, ma stavolta di
un Liceo della stessa zona, tempo fa è stata cacciata per aver definito
sempre su Facebook, i suoi allievi »strafottenti, menefreghisti, pigri
e piagnoni«. Jonathan Zimmerman, uno studioso dei problemi della scuola
alla New York University, ha esortato tutti coloro che lavorano a
fianco di minori a mantenere un alto tasso di riservatezza.
»Paragonerei questi insegnanti a un dottore che si mette a parlare ad
alta voce dei suoi pazienti in un treno affollato. Credo che chi ha una
responsabilità legata alla sua professione, come lo sono i docenti, sia
chiamato a un dovere di discrezione«. E questo, secondo il suo
giudizio, vale anche su Facebook. (da Leggo.it)
redazione@aetnanet.org
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