Gae e abilitazione
Data: Domenica, 03 aprile 2011 ore 21:36:40 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E' passata quasi inosservata la protesta che qualche centinaio di docenti ha inscenato davanti al Miur lo scorso 29 marzo, in concomitanza con l'incontro tra le organizzazioni sindacali e il ministero della istruzione sulla delicata faccenda delle sentenze dei giudici del lavoro che stanno intimando allo Stato il pagamento di ingenti somme risarcitorie per la mancata stabilizzazione dei precari sulla stessa cattedra per oltre tre anni. Una manifestazione più che legittima e che mette ancora una volta in evidenza la violazione palese del diritto insieme alla insufficienza giuridica dell'amministrazione, benchè l'unica colpa di questi professori sia quella di essere minoranza e quindi lasciati a se stessi perfino dai sindacati. E' successo infatti che il Miur, da un lato blinda le graduatorie a esaurimento, ma dall'altro consente, con regolare autorizzazione, agli Istituti musicali di continuare a rilasciare le abilitazioni all'insegnamento per strumento, dando quindi speranza agli iscritti. Corsi abilitanti dunque con tutti i crismi della legge, con tirocinio, tesi finale e pure a pagamento, salato, ma che agli effetti pratici però non vengono riconosciuti, cosicchè tutti costoro sono costretti a bivaccare nelle graduatorie di terza fascia, quelle cioè di istituto, e senza alcuna prospettiva per il futuro. Ma il grottesco va ancora più in là perchè senza ragione né giuridica né normativa viene sollevata una sorta di barriera discriminatoria fra colleghi, in quanto il Miur lascia passare nelle Gae coloro che si sono abilitati nell'anno 2009 e disconosce gli abilitati del 2010, cosichè ai primi viene aperta la graduatoria a esaurimento, che è l'ultimo gradino prima della immissione in ruolo, mentre ai secondi è preclusa, pur avendo svolto stesso programma e stesso curriculum formativo e talvolta pur avendo avuto gli stessi professori e nella medesima sede. Se per certi versi potrebbe sembrare comprensibile un confine temporale al di là del quale si chiude ogni passaggio, anche per non ingolfare le già ingolfate graduatorie, dall'altro non si capisce il motivo per cui il Miur abbia autorizzato questi corsi abilitanti. Fra l'altro quasi la gran parte dei docenti sta regolarmente insegnando, e da più anni, in possesso di tutti i requisiti previsti dall'ultima legge sulla formazione iniziale dei docenti alla quale avrebbe dovuto seguire, come promesso dalla ministra Gelmini, la legge sul reclutamento di cui però nulla è dato sapere, per causa probabile della Lega che spinge per garantire i professori del Nord, come se ci fossero due Italie, con un ragionamento anche questo incomprensibile.

Pasquale Almirante - La Sicilia del 03 aprile 2011





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