Report “Tavola rotonda” a Palermo con il Senatore Mario Pittoni della LegaNord
Data: Domenica, 03 aprile 2011 ore 08:45:07 CEST Argomento: Sindacati
“Per portare
chiarezza su nuove ipotesi di reclutamento dei docenti nelle scuole
secondarie e fornire materiali di conoscenza ai docenti interessati”, l' Assessorato per l'Istruzione e la
Formazione Professionale della Regione Sicilia ha organizzato, ieri,
una “tavola rotonda” presso l’ Istituto Alberghiero “P. Borsellino” di
Palermo.
Presenti il
Sen. Mario Pittoni (Lega Nord), il Sen. Ferrara (Pdl), il Dott.
Bocchieri (segreteria tecnica del ministro), il Dott. Giuseppe
Italia (vicario del vacante posto del D. G. dell’USR Sicilia),
l’on.Tonino Russo (PD), l’on. Alessandra Siragusa (PD), il sen.
Giovanni Pistorio (MPA).
La platea, composta da diversi rappresentanti sindacali (per l'USB
scuola Palermo: Luigi Del Prete, Rita Todaro e Loredana Puccio),
movimentisti e precari della scuola, ha assistito sconcertata, polemica
e irrisoria all’illustrazione di una proposta che, se trasformata in
legge, decreterebbe la fine di qualunque tipo di reclutamento equo per
il personale della scuola.
L’obiettivo dell’incontro,
infatti, era quello di illustrare i contenuti dell’ormai nota proposta
di legge sulla creazione di “albi
regionali”, portata avanti negli ultimi anni dal senatore
leghista Mario Pittoni e secondo il quale risulta essere osteggiata dai
precari del Sud a causa della dis-informazione dei quotidiani. In
effetti il senatore ha dimostrato di avere perfettamente ragione: l’ipotesi da egli illustrata, nata
dalla: "disomogeneità culturale presente sul territorio italiano"
(antropologia Lombrosiana), assume caratteristiche peggiori
di quanto si possa pensare.
In sintesi si ipotizza la creazione di “albi regionali” (uno per ogni
regione) divisi in due “settori”, denominati “A” e “B”.
Nel canale “A” confluirebbero, d’ufficio, tutti gli attuali iscritti
nelle graduatorie ad esaurimento.
Nel canale “B” confluirebbero, invece, i nuovi abilitati, tanto cari
alla Lega Nord e al Governo tutto che ritiene che le proprie proposte
di formazione e reclutamento degli insegnanti siano le migliori
esistenti e portate avanti “negli ultimi 150 anni”.
Naturalmente, d’ufficio, tutti gli iscritti del canale “A” verrebbero
inseriti nella regione di appartenenza della propria provincia di
riferimento (non in base a criteri residenziali o domiciliari, ma in
base alla scelta della prima attuale provincia delle GaE).
Gli iscritti al canale “A”, però, potrebbero decidere di iscriversi
anche in quello “B” (viceversa non sarà possibile). Come?
- il 20% del punteggio degli iscritti nel canale “A”, sarebbe
riportato in quello “B”;
- il restante 80% sarebbe il
prodotto di un test d’accesso (naturalmente si potrebbe pure
totalizzare un punteggio basso nel test, o non superarlo affatto e
quindi non riportare il 100% del punteggio che si ha nel canale “A” in
quello “B”).
Secondo il verde senatore questo “doppio canale” aumenterebbe le
possibilità dei “meritevoli” di trovare un lavoro: in realtà, sappiamo
tutti molto bene che i posti disponibili restano quelli che sono, al
netto dei tagli, quindi non comprendiamo dove si trovi questo “aumento
di possibilità lavorative”.
I posti “realmente disponibili” sarebbero equamente distribuiti nella
misura del 50% per il canale “A” e per il 50% per il canale “B”, ma il
democratico e liberale senatore si è dimostrato particolarmente
propenso ad incoraggiare il pubblico presente in sala, sottolineando
che, per gli anni che trascorrerebbero dall’approvazione della proposta
alle nuove forme di formazione dei futuri abilitati, i posti andrebbero
assegnati per intero al personale del canale “A”.
Qualcuno potrebbe pensare che una volta inseriti in uno, o in tutti e
due, di questi canali, il contratto a tempo indeterminato sarebbe
assicurato. E invece no. Anche se il senatore ha riferito che gli
inserimenti nel famoso canale “B” sarebbero subordinati al reale numero
di posti disponibili, il tempo indeterminato scatterebbe solo dopo un
periodo iniziale “di prova”, di almeno 3 anni, e previo superamento di
un ulteriore concorso!
Il senatore, paradossalmente venuto
“per portare chiarezza su nuove ipotesi di reclutamento dei docenti
nelle scuole secondarie”, ha glissato numerose domande provenienti dai
precari che, giustamente arrabbiati, hanno alzato il tono della
discussione, perché sentitisi presi in giro.
Al di là delle “future” forme di formazione e reclutamento, ovviamente,
ai precari preme conoscere quali saranno le modalità di aggiornamento
delle graduatorie che a breve verranno riaperte. Su questo punto il
senatore non ha risposto, anche se pressato da incalzanti domande. Così
la stessa domanda è stata posta al Dott. Bocchieri, facente parte della
segreteria tecnica del ministro. La risposta fornita è stata che anche
se la Corte Costituzionale, che ha cassato l’intero articolo in cui si
parlava sì delle code, ma anche del pettine, risulta apertamente “a
favore del pettine”, il ministero ha interpellato l’Avvocatura di Stato
per capire come muoversi (l’orientamento del ministero pare essere
quello di “non riapertura” delle GaE se non ai fini dell’aggiornamento
del punteggio) giacché ci ritroviamo, paradossalmente, nella stessa
situazione del 2007: aggiornamento in un’unica provincia (la prima,
naturalmente) senza possibilità di trasferimenti. Se l’Avvocatura di
Stato darà loro parere favorevole, verosimilmente, il prossimo decreto
riguardante le GaE riguarderà solo l’aggiornamento del punteggio.
Tralasciamo il resoconto delle polemiche sorte con il sen. Giovanni
Pistorio (MPA) che, secondo quanto da egli stesso affermato, non
conosceva neanche l’ordine del giorno della tavola rotonda e omettiamo
anche il penoso racconto del Sen. Ferrara (Pdl) che, avendo un
figlio ingegnere e dottorando in Francia, ha svolto alcune “ricerche” e
si è reso conto che gli amici francesi pagano meglio i ricercatori e
spendono meno in istruzione ed evitiamo anche di riportare gli
sgradevolissimi commenti del senatore Pittoni riguardo alle presunte
valutazioni “generose” che i professori meridionali attribuiscono ai
propri studenti rispetto ai docenti del Nord, maggiormente “severi”.
Al personale della scuola SI DEVONO risposte chiare ed inequivocabili,
adesso! Garantire i punteggi acquisiti e smetterla con i venditori
di fumo! (da http://usbscuolapalermo.blogspot.com)
redazione@aetnanet.org
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