Tremonti taglia, Gelmini spreca: 6 miliardi di euro per la ricerca nel sud non utilizzati
Data: Giovedì, 31 marzo 2011 ore 22:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
I tagli
da una parte i soldi europei non spesi dall’altra. E’ l’impietosa
fotografia dell’università italiana che emerge da un’inchiesta di
Corrado Zunino su Repubblica.
I tagli, è noto, sono quelli voluti dal ministro dell’Economia Giulio
Tremonti: “sforbiciate” che hanno portato più volte gli studenti a
scendere in piazza. I fondi, invece, sono i cosiddetti Pon (Programma
operativo nazionale) sulla Ricerca e competitività, i più generosi tra
i fondi strutturali dell’Unione Europea, previsti per l’arco temporale
2007-2013.
Spiega Zunino che, dopo aver fallito l’obiettivo di spenderli già
nel periodo tra il 2000 e il 2006, ora il ministero guidato da
Mariastella Gelmini è sull’ottima strada per lasciarsi sfuggire anche
questa occasione. E non di spiccioli si tratta. A disposizione “del
ministero delle Finanze (Tremonti) e operativamente del Miur (Gelmini)
– spiega Repubblica – 6,2 miliardi da destinare alla ricerca e sviluppo
in quattro regioni a reddito basso: Campania, Puglia, Calabria e
Sicilia. I luoghi attraverso i quali questi denari avrebbero dovuto
essere impegnati sono individuati innanzitutto nelle università, leve,
sostiene l’Europa, di buona produttività, presidi di un’economia
fondata sulla ricerca”.
Soldi che se fossero investiti come si deve, chiarisce Zunino,
porterebbero il pil speso per l’istruzione nelle quattro regioni dallo
0,78 all’1,22%, più di quanto si spende al nord. Eppure, scrive
Repubblica, “secondo le stime della società Vision, basate sui dati
della Ragioneria di Stato, allo scorso febbraio i fondi impegnati erano
stati il 19,88% (1,62 miliardi) e i pagamenti il 10,37% (644,6
milioni). Un risultato peggiore di quello realizzato dai governi
succedutisi tra il 2000 e il 2006″.
Il sottosegretario all’Istruzione Guido Viceconte ammette che i ritardi
ci sono e li spiega con la dipendenza dei fondi da due distinti
ministeri. Non a caso, tra i dirigenti del programma Pon è saltata più
di qualche testa. L’opposizione, però, protesta. Zunino cita il
deputato Pd Sandro Gozi, autore sul tema di un’interrogazione
parlamentare: “Non ci sono soldi pubblici e sui fondi europei per la
ricerca il governo riesce a impegnare, dico impegnare non spendere, una
cifra che oscilla tra il 14 e il 20 per cento a seconda delle voci che
consideriamo. Mi sembra una scandalo la cui gravità viene
sottovalutata”.
(da
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