L´ultima beffa a scuola: l´inglese lo insegna la maestra di matematica
Data: Giovedì, 31 marzo 2011 ore 10:05:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
L´inglese
maccheronico avanza nelle scuole elementari italiane. L´ultima
perla della riforma Gelmini, sottaciuta nei suoi effetti evidenti in
questi giorni, è stata la
cancellazione degli 11.200 maestri d´inglese - solo d´inglese - dalle
primarie del paese. Dovranno riconvertirsi rapidamente, a
partire dalla prima tranche (4.500 insegnanti), e diventare
"generalisti", educare all´italiano, alla geometria, ai primi rudimenti
di scienze. In questa scuola elementare, la scuola elementare che il
mondo ci copiava e alla terza stagione di tagli imbarca acqua come una
bagnarola, i maestri generalisti (di "area letteraria" e di "area
matematica") dovranno invece imparare l´inglese, se già non lo sanno, e
portarlo a un tale livello da poterlo insegnare ai nostri ragazzi tra i
sei e i dieci
anni.
L´infanzia, lo dice diversa letteratura scientifica, è l´età migliore
per apprendere una lingua straniera e la conoscenza dell´inglese a
livelli eccellenti è condizione indispensabile per trovare un lavoro di
qualità nel mercato senza trincee. Di più, la prima delle tre "i"
berlusconiane - l´inglese, appunto, che apriva le campagne elettorali
dei Novanta basate poi su Internet e impresa - sotto il governo
scolastico gelminiano è diventato un dialetto insegnato con la
precarietà delle cose poco importanti.
Per fare lezioni d´inglese alle elementari basterà un corso triennale
di 340 ore, cento ore l´anno di cui quaranta offerte su Internet. Con i
rudimenti delle prime quaranta ore assorbiti la scorsa estate con un
tutor, duemila maestre generaliste (le insegnanti donne sono
maggioranza alle elementari) già balbettano in classe il loro "I´m the
teacher" agli scolari di prima e seconda. «Nel corso delle tre ore
serali ridiamo per non disperarci, gli strafalcioni sono esilaranti»,
racconta Maria Antonia, maestra italianista di Tempio Pausania. «Io non
ho mai sfiorato un libro scritto in inglese, solo studi francesi, e
oggi la mia pronuncia è uno strazio. A 44 anni sono dovuta partire
dall´alfabeto, x, y, w, e dopo quattordici lezioni siamo alla
descrizione di una persona, i sostantivi del vestire, gli aggettivi
adatti. Ma che potremo insegnare ai nostri scolari? I miei figli sono
iscritti alle elementari e le assicuro che sono loro, che hanno appreso
la lingua da maestre specialiste, ad aiutarmi a fare i compiti a casa.
I test su Internet sono finti: in molti chiedono a parenti e amici le
risposte, poi le inviano in piattaforma. Tanto chi sarà bocciato alle
prove di fine corso dovrà insegnare lo stesso l´inglese in classe».
Maestri di 50 anni buttati nella mischia, maestre costrette a
recuperare baby sitter per la sera e comprarsi il computer. Sui test
d´inglese è stata dura anche la Cisl scuola, spesso vicina al ministro
Gelmini: «La qualità dell´offerta formativa si sta facendo scadente». A
Caserta diversi docenti si sono rifiutati di continuare i corsi, a
Pavia non si sa quando partiranno. Marianna Pirinu, insegnante
d´inglese in Gallura, da 13 anni: «Ho una certificazione internazionale
con test corretti a Cambridge, cinque anni con insegnante madrelingua e
devo essere messa da parte perché il ministero ha deciso che chiunque
può insegnare l´inglese». (Da la Repubblica di
Corrado Zunino)
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