Ira dei precari oggi a Roma. Ma Ministero studia misura-tampone
Data: Martedì, 29 marzo 2011 ore 20:41:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Protesta degli insegnanti precari non abilitati stamani davanti al ministero dell'Istruzione. Alcune decine di docenti hanno rumorosamente protestato, armati di tamburi e megafoni, per richiamare l'attenzione sulla loro situazione, in concomitanza con un incontro tra tecnici del ministero e dei sindacati su precari e graduatorie. Si tratta di insegnanti che, pur avendo già insegnato anche per anni, non hanno ancora potuto acquisire l'abilitazione. Sono state infatti chiuse le scuole, le Ssis, che si occupavano di questo e non ci sono concorsi e strumenti per abilitarsi ed entrare nelle graduatorie.
MISURA TAMPONE DEL MINISTERO Aggiornare per il prossimo biennio, come previsto    
dalla legge istitutiva delle graduatorie a esaurimento, i punteggi dei docenti nella provincia in cui sono inclusi e per cui costoro avevano dato l'opzione. È l'intenzione prospettata dal ministero dell'Istruzione ai sindacati durante l'incontro tecnico svoltosi sul precariato. Questa ipotesi è subordinata unicamente, hanno spiegato i sindacati, alla risposta dell'Avvocatura Generale dello Stato cui è stata inoltrata la richiesta di parere a riguardo. La recente sentenza della Corte Costituzionale ha, infatti, cassato l'articolo della legge che prevedeva sia le «code» per il biennio 2009-10 e 2010-11 sia, per il prossimo biennio, la possibilità di trasferimento «a pettine», con il punteggio spettante, in una sola provincia a scelta del docente con cancellazione da quella dove era incluso. Lo Snals-Confsal ritiene che la soluzione proposta sia «l'unica che consenta una gestione temporale compatibile con l'inizio del prossimo anno scolastico». Certo - osserva - restano molte problematicità per l'assenza di chiare norme applicative sull'aggiornamento delle graduatorie al momento della loro trasformazione da 'permanentì a 'esaurimento'. «La via prospettata - ha dichiarato il segretario generale Marco Paolo Nigi - è condivisibile come 'soluzione tampone'. Infatti, è la sola a consentire la reale effettuazione delle nomine in ruolo e degli incarichi 'annuali' a tempo determinato senza cambio di docenti nel corso dell'anno scolastico. Rimane però che si debbano prevedere soluzioni che garantiscano il prima possibile la stabilità del personale con la nomina a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili e vacanti, nonché la costituzione di organici funzionali d'istituto pluriennali».     (da Leggo.it)

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