10.000 cattedre in meno nelle scuole tecniche
Data: Lunedì, 28 marzo 2011 ore 07:08:30 CEST Argomento: Opinioni
Dal mese di
settembre gli istituti tecnici e professionali perderanno circa 10.000
insegnanti. E' questo il numero di tagli che riguarderà questo settore
delle scuole superiori nell'ambito della riforma scolastica del
Ministro Gelmini. Il taglio degli insegnanti, previsto per il prossimo
anno scolastico nelle scuole superiori, si abbatterà soprattutto sugli
istituti che offrono una formazione più tecnica e specifica. La
riduzione del numero di insegnanti in queste scuole porterà anche ad
una riduzione del numero settimanale di ore di lezione. Dallo scorso
anno scolastico l'orario settimanale è già stato ridotto da 36 a 32 ore
per tutte le prime classi. Dal mese di settembre, invece, la riduzione
riguarderà anche le terze classi degli istituti professionali e le
terze, quarte e quinte classi degli istituti
tecnici.
Una riduzione che riguarderà principalmente le ore di matematica,
informatica, materie tecniche e laboratorio. I sindacati insorgono per
il fatto che i tagli colpiranno le scuole tecniche e professionali,
rischiando così di determinare "classi sempre più affollate ed orari
ridotti all'osso". Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Flc Cgil,
ha espresso perplessità, in un'intervista al free press Leggo, su
questo taglio del numero degli insegnanti, perché si penalizza la
formazione tecnica.
Secondo Pantaleo, infatti, la riduzione oraria in tutte le classi
"significa minori possibilità di formazione adeguata, priva di
laboratori e materie tecniche". Inoltre "in questi istituti si addensa
il maggior numero di bocciati, di stranieri e di disabili", quindi "un
taglio simile è insostenibile". Pantaleo conclude il suo discorso
sostenendo che, con la riforma, "gli istituti tecnici e professionali
sono sempre più i parenti poveri dell'istruzione", contraddicendo il
fatto che questa riforma avrebbe migliorato la formazione tecnica.
(da http://www.studenti.it/)
redazione@aetnanet.org
|
|