Giornata Fai di primavera con i ''ciceroni'' della scuola ''Pirandello'' di Agrigento
Data: Domenica, 27 marzo 2011 ore 09:15:20 CEST
Argomento: Eventi


Il 26 marzo, rappresenta il fulcro delle manifestazioni  dedicate alla “Giornata Fai di Primavera”, giunta quest’anno alla 19esima edizione. Come consuetudine, il Fai, per l’occasione, trasforma l’Italia in un immenso museo aperto a tutti, dando la possibilità di poter ammirare la bellezza e l’armonia del patrimonio artistico e naturale, facendone conoscere ed apprezzare aspetti inediti e sconosciuti, consentendo, così, anche la fruizione di luoghi altrimenti non accessibili, perché chiusi in attesa di ripristino o restauro, come qui, ad Agrigento, l’ex Monastero ed ex carcere di San Vito. 
Il Fai, acronimo del “Fondo per l’Ambiente Italiano”, ad Agrigento ha recuperato, dopo anni di incuria e di degrado, il Giardino della Kolymbètra, l’antica piscina di Terone, nella Valle dei Templi, tra il santuario delle divinità Ctonie e il tempio di Vulcano.  Protagonisti della manifestazione, unitamente ai responsabili dell’organizzazione, sono i ragazzi della scuola media statale "Pirandello" e di diverse scuole della nostra città che hanno accompagnato i visitatori ed illustrato, con dettagliate spiegazioni, un itinerario suggestivo  che si è snodato tra il Santuario di San Calogero, la Caserma dei carabinieri (ex Palazzo Vadalà), il Palazzo della Provincia (ex Palazzo della Beneficienza), i giardini di Porta di Ponte e l’ex Monastero di San Vito.

I mini-ciceroni della Pirandello sono Riccardo Alfieri, Carla Alongi, Calogero Baldacchino, Cristiana Boccadruti, Eliana Capodici, Elena Cappellini, Giuseppe Caruana, Loreley Ceraulo, Gabriele Ciulla, David Cottone, Germana Gentile, Federica Guagenti, Giulia Iacono, Francesco Imbrò, Angelo La Vecchia, Chiara Leone, Manuela Limblici, Carla Lo Zito, Davide Piazza, Alessandro Rizzo, Marta Sorce, Laila Vinti.

A loro è stato affidato l’incarico di far apprezzare l’interno e l’esterno dell’edificio ecclesiastico di San Calogero che, con il suo apostolato e le sue opere di grande umanità, ha segnato profondamente la storia di Agrigento suscitando grande devozione e affetto tra la popolazione, soprattutto tra i più semplici e bisognosi.(da http://agrigento.agrigentonotizie.it)

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