studio Hsbc, al 90% dei 15enni italiani la scuola non piace
Data: Domenica, 27 marzo 2011 ore 09:02:07 CEST
Argomento: Sondaggi


 La scuola italiana 'piace molto' solo a 1 studente di 11 anni su 3 con una preferenza delle ragazze (34,47%) rispetto ai ragazzi (25,02%). Ma con l'avanzare dell'eta' anagrafica il gradimento nei confronti degli istituti del Belpaese scende sotto i livelli di guardia e 'piace molto' solo al 6.06% dei ragazzi e all'11,01% delle ragazze di 15 anni, cioe' a meno di 1 studente su 10. Lo dice uno studio internazionale dell'Health Behaviour in School aged Children (Hbsc) fatto su 41 Paesi, che colloca l'Italia al quartultimo posto per il gradimento della scuola da parte dei 15enni.        
 Lo studio dell'Hbsc, condotto ogni quattro anni, ha lo scopo di monitorare quei fattori e processi che possono determinare effetti sulla salute degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni.Nell'ultima indagine quella relativa al 2010, e' stato sottoposto a 77.113 ragazzi in tutta Italia un questionario in forma anonima in cui si chiedeva la loro opinione sulla scuola.La modalita' di risposta a questa domanda e' stata distribuita su una scala di 4 punti da 'mi piace molto' a 'non mi piace per niente'. Gli studenti selezionati nelle scuole pubbliche e private appartenevano alle classi I e III della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado.
I dati emersi hanno evidenziato, a livello nazionale, due fenomeni principali: da una parte la diminuzione al crescere dell'eta', dei livelli di gradimento, dall'altra la costante differenza tra maschi e femmine, che vede i ragazzi dichiarare sempre un gradimento minore rispetto alle coetanee. Il gradimento diminuisce drasticamente nel passaggio tra la classe I (25% dei maschi e 34,5% delle femmine) e la III secondaria di primo grado (6,7% dei maschi e 10,8% delle femmine).
I livelli, invece, non variano in modo significativo tra i tredicenni e i quindicenni, questi ultimi infatti, riportano percentuali del 6,1% nei maschi e dell'11% nelle femmine. I dati 2010, che non sembrano evidenziare enorme differenze tra le regioni, confermano quanto gia' emerso nell'indagine nazionale del 2006, che vedeva l'Italia nettamente al di sotto della media internazionale e ancora al quartultimo posto per il livello di soddisfazione dei quindicenni, rispetto ai 41 paesi partecipanti all'indagine.
Secondo quanto si legge nel Rapporto: "questi dati evidenziano come la nostra scuola secondaria sia mal percepita dai ragazzi e quanto lavoro ci sia da fare per recuperare credibilita' e fiducia su questo fronte. Se poi, osserviamo come questa perdita di interesse si sviluppi tutta al suo interno e non sia attribuibile invece al passaggio tra primaria e secondaria, si puo' sottolineare come il problema vada cercato, e possibilmente risolto, nel come la scuola secondaria accoglie e valorizza i ragazzi che vi accedono".
L'Italia ha iniziato la sua collaborazione con l'Hbsc nel 2000 e ha svolto finora tre indagini nazionali nel 2001, nel 2006 e nel 2010. A partire dal 2009 l'indagine Hbsc e' entrata a far parte del progetto nazionale, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanita', 'Sistema di indagini sui rischi comportamentali in eta' 6-17 anni', promosso dal Ministero della Salute Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e con le regioni, collegato al programma europeo 'Guadagnare Salute'.  (Adnkronos)

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