UDU: da Gelmini poca attenzione. Al via campagna per diritti
Data: Venerd́, 25 marzo 2011 ore 01:00:00 CET Argomento: Comunicati
'Dopo mesi di
silenzio, alternati da qualche imbarazzante dichiarazione, torna a
farsi sentire Maria Stella Gelmini''. Lo riferiscono in una nota
l'Unione degli Universitari in riferimento all'incontro con alcuni
studenti del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu)
convocato qualche giorno fa ''nell'assoluto silenzio generale''.
''L'attesa di un confronto - scrive l'Udu - svanisce presto: durata
dell'incontro 15 minuti. Questa e' l'attenzione che il Ministro dedica
agli studenti. Avremmo voluto discutere dello stato dell'universita'
italiana, dei lavori delle commissioni che in questi giorni stanno
modificando gli statuti delle universita'. Ma soprattutto volevamo
portare le esigenze degli studenti universitari e delle proposte
concrete. Mentre e' sotto attacco la democrazia degli atenei e la
rappresentanza studentesca, ci riorganizziamo e puntiamo ad ottenere
una carta di riconoscimento dei nostri
diritti''.
Per questo gli universitari hanno lanciato una campagna 'Uniamo i
diritti' per il ''riconoscimento di una carta dei diritti delle
studentesse e degli studenti universitari''.
L'iniziativa, che vede promotori studenti di piu' di 40 atenei
italiani, consistera' in una campagna di sensibilizzazione sulla
democrazia negli atenei e sulla tutela della condizione studentesca. Le
prime firme di sostegno arrivano dal mondo della cultura e del
sindacato. A sostenere l'appello anche Dario Fo, Franca Rame, Fiorella
Mannoia, Silvia Calamandrei, Vera Lamonica, Rossana Dettori, Domenico
Pantaleo.
Questo perche' oggi per gli studenti ''non sono previsti dei diritti
certi e garantiti, scritti e codificati in un sistema di regole. Avere
regole certe significa poterne esigere il rispetto.Pensiamo che sia
necessaria l'approvazione di una Carta Nazionale in cui siano stabiliti
diritti su didattica, esami, tirocini, diritto allo studio, diritto
alla mobilita', diritto alla valutazione. Questo governo crede che si
possa imporre all'interno degli atenei un modello autoritario e
aziendalista in cui non c'e' spazio per le opinioni degli studenti e
non c'e' rispetto dei loro diritti''.
''Senza gli studenti - concludono gli universitari - la democrazia non
esiste''. (ASCA)
redazione@aetnanet.org
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