Incontro con Gesù di Pietro Barcellona alla biblioteca regionale dell’Università di Catania
Data: Martedì, 22 marzo 2011 ore 09:39:34 CET
Argomento: Redazione


Incontro con Gesù di Pietro BarcellonaLunedì 21 marzo alle ore 17.00 nella sede della biblioteca regionale dell’Università di Catania, in piazza Università, si è tenuta la presentazione del libro “Incontro con Gesù” (Ed. Marietti, 2010), di Pietro Barcellona. Sono intervenuti all’incontro: Don Giuseppe Ruggeri, docente di Teologia, presso lo Studio Teologico “San Paolo” di Catania, il Prof. Antonio Pioletti, docente di Filologia e Pro Rettore dell’Università di Catania e il dott. Nino Milazzo, giornalista. Sarà presente l’autore.
Il libro è dovuto anche ad un incontro e ad un’amicizia tra l’autore ed un prete e grande educatore, don Francesco Ventorino, che ha curato anche la prefazione,
“Per l'appunto, nel percorso umano e intellettuale, tutti i passaggi chiave sono contrassegnati da una amicizia come questa, sbocciata dopo un lungo periodo in cui militavamo su fronti opposti. La molla che ha fatto scattare questa amicizia, divenuta intensissima, come se fossimo amici da sempre, è stata che don Ventorino si è presentato a me come una persona autentica”.
Pietro Barcellona, nell’opera, racconta “una lotta che non è ancora finita. Una lotta per non arrendersi all’insignificanza, al deperimento delle cose e della realtà. Una lotta che mi ha portato da giovane ad abbracciare il partito comunista, ad abbandonare la chiesa ed infine a riprendere in esame l’ineludibile questione di Dio e la persona di Gesù”.
 "Il terreno su cui avviene l'incontro con Gesù non è filosofico; è un terreno che ha a che vedere con la contemporaneità, con la presenza attuale. Questa cosa non è né semplice, né garantita per sempre. Tu devi cercare questa presenza. Perché questo incontro si produca e si ripeta, tu ti devi mettere in mezzo alla strada perché se ti chiudi nelle tue certezze fai un'operazione di staticità incompatibile con il movimento di Gesù. Gesù è un movimento continuo di incarnazione. Il Verbo che si fa carne nella realtà quotidiana, se lo fossilizzi ti vengono di nuovo i dubbi, perdi il contatto. – racconta l’autore –  Quello che mi interessa, mi inquieta e mi ha condotto a queste riflessioni attuali è la figura concreta di Gesù: un Uomo che è Figlio di Dio. Mi sembra la assoluta novità del Cristianesimo, anche perché Gesù Cristo non si può pensare come dottrina e quindi come una teoria. Cristo non è una teoria. E' un'incarnazione. E se è un'incarnazione non può non essere una presenza. La teoria può essere stampata e trasmessa. La presenza deve essere percepita"
“Il Cristianesimo – dice ancora, Barcellona – è vissuto oggi in termini  - si potrebbe dire - ebraici. Come una cosa che è accaduta in passato e che deve ancora accadere in futuro. La pienezza del tempo della vita di Gesù come attualità di una risposta a questa presenza, non è vissuto in questo mondo. Spesso nella Chiesa si chiede di prendere i Vangeli come un testo dottrinario, rinviando sempre a un futuro evento del ritorno il momento in cui ci sarà la resa dei conti. Questa visione secondo me è distorcente”.
Il prof. Pietro Barcellona (Catania, 1936), intellettuale di fama nazionale, filosofo del diritto, già deputato nazionale del PCI e membro laico del CSM, autore di molti libri ed editorialista per diversi giornali, dice di se: “Sono un materialista, ma non nel senso marxiano”. Nella maturità dell’esistenza ha conservato la sua domanda fondamentale, arrivando ad intuire una possibile risposta definitiva.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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