L’Usp di Torino da ragione ai Cobas: gli insegnanti non hanno alcun obbligo a somministrare le prove invalsi
Data: Venerdì, 18 marzo 2011 ore 21:00:00 CET
Argomento: Redazione


In questo periodo si è parlato molto di obbligatorietà o meno delle prove Invalsi.
Come Cobas abbiamo sempre sostenuto che non c’era alcun obbligo da parte del personale Ata e degli insegnanti a lavorare per la somministrazione di queste prove.
Abbiamo sempre sostenuto che grazie a queste prove si valuterà “il merito” degli insegnati e delle scuole: cioè, visto che le scuole si sono in massa rifiutate a sperimentare la proposta Gelmini (anche se il Ministro ci informa che hanno trovato in tutta Italia BEN 40 SCUOLE pronte a far partire la sperimentazione: che successone!!!), il governo ha inserito nel decreto “milleproroghe” il sistema valutativo delle scuole e degli insegnanti. Il MIUR avrà 60 giorni per elaborare il regolamento che stabilirà gli stipendi dei docenti e i finanziamenti alle scuole, che è basato su tre cardini: Indire, Invalsi e ispettori ministeriali.
Nelle scuole, in questo periodo, c’è molto fermento e discussione su questi aspetti e soprattutto sul ruolo e sull’obbligatorietà delle prove Invalsi.
L’Usp di Torino pubblica, in data 7 Marzo 2011 una circolare con la quale comunica alle scuole una interpretazione di tal avv. Paolucci (avvocato dello Stato).
Ma cosa dice la circolare? Niente di nuovo rispetto a quello che già sapevamo: la somministrazione delle prove Invalsi non è obbligatoria per gli insegnanti (e il personale Ata)!!!
Da dove deriva allora questa fretta di pubblicare una circolare? Ricordare a tutti/e che le prove Invalsi sono obbligatorie perché stabilite dalla legge 53 del 2003?
Ma questo lo sapevamo già, c’era bisogno di scomodare un avvocato dello stato per ricordarcelo??
Quello che noi sosteniamo da tempo e che lo stesso avv. Paolucci conferma è che: “La collaborazione richiesta alle istituzioni scolastiche può essere di tipo meramente materiale nei limiti delle determinazioni variamente adottate dall’INVALSI: distribuzione dei test, vigilanza durante lo svolgimento, raccolta e spedizione, ecc. Nel corso degli anni, peraltro, l’INVALSI ha ridotto le attività richieste in proposito alle istituzioni scolastiche, ad esempio affidando, in tutto o parzialmente, l’attività di somministrazione dei test e di vigilanza durante lo svolgimento della prova non ai docenti in servizio presso le scuola, ma personale esterno.
L’INVALSI potrebbe, volendolo, “scavalcare” completamente le istituzioni scolastiche nella realizzazione della propria funzione istituzionale, decidendo di somministrare le prove in un “luogo” diverso dalle sedi e dai plessi scolastici: una simile scelta sarebbe più “complicata” dal punto di vista organizzativo e certamente più costosa, ma sarebbe compatibile con la normativa sopra ricordata.”
E’ abbastanza chiaro adesso?
Gli insegnati possono “collaborare” e collaborare, ci pare, non significa che non c’è OBBLIGO come, invece, sostengono molti dirigenti scolastici.
COBAS SCUOLA TORINO
Sede Regionale: Via San Bernardino 4 -10141 Torino
Sede Bussoleno: via Fontan 16 (per appuntamento)
Tel/Fax 011 334345 347 7150917
e-mail: cobas.torino@yahoo.it
sito web: www.cobascuolatorino.it
Consulenza: Martedì, Giovedì, Venerdì ore 16,30/19,30
Ma poi si passa alla “provocazione”: ebbene, se non volete collaborare l’Invalsi potrà fare lo stesso le prove in luogo diverso dalle istituzioni scolastiche:
Fate pure, comunicate ai genitori che i loro figli di 7 anni perderanno una giornata di lezione per recarsi, in migliaia, al Palazzetto dello Sport a sostenere i primi quiz della loro vita (con tutte le conseguenze che seguiranno: ansia da prestazione, stress, competizione, ecc..) che serviranno a valutare se la scuola funziona bene o male!!!
Un dubbio ci sorge spontaneo: ma chi ha scritto queste cose è mai entrato in una scuola pubblica? Sa come funziona la didattica?
Comunque, aldilà delle valutazioni “didattiche”, quello che risulta chiarissimo è che:
I TEST INVALSI DEVONO ESSERE SOMMINISTRATI OBBLIGATORIAMENTE DAL PERSONALE CHE LAVORA PER L’INVALSI E NON DAGLI INSEGNATI DELLE SCUOLE PUBBLICHE.
I DIRIGENTI SCOLASTICI SI FACCIANO UNA RAGIONE E NON DICANO AGLI INSEGNANTI CHE SONO OBBLIGATI A SOMMINISTRARLI.
Come Cobas Scuola ci batteremo affinché finisca questa farsa: abbiamo già presentato un ricorso al Tar del Lazio e difenderemo tutti i docenti che, legittimamente, si rifiuteranno di perdere la loro lezione per somministrare il “test crocettato”.
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