Domande ai docenti di Napoli
Data: Venerdì, 18 marzo 2011 ore 19:00:00 CET
Argomento: Redazione


Trascrivo qualche rigo di alcune riflessioni riportate dai docenti del Convitto Nazionale di Napoli
“La proposta, inoltre, sarebbe dannosa per la categoria e non risolverebbe alcun problema della scuola. Il nostro è un lavoro che richiede libertà e serenità e che non può e non deve confrontarsi con nessun indice di gradimento da parte di superiori, colleghi, genitori o studenti.”
E dai docenti del Liceo Classico Pansini di Napoli
“ Tale sperimentazione creerebbe di fatto forme di conflittualità all’interno del corpo docente, laddove, invece, la scuola rappresenta un’unica comunità educante, volta a trasmettere valori di unità e solidarietà”.
Da ex Preside di Liceo Scientifico che ha operato nella scuola per 45 anni mi permetto di proporre ai due collegi dei docenti le seguenti brevi riflessioni.
Premetto che condivido molte delle loro considerazioni sullo stato disastroso in cui sta versando la nostra scuola , la nostra Università , la nostra cultura, tuttavia vorrei porgere loro le seguenti domande.
Quando nelle scuole si presentano casi del tipo:
a) Docente di Latino e Greco, in prima liceo , rivolta agli alunni afferma: “ Il classico Greco, tenuto conto che lo studio del greco è un po’ troppo complicato, lo faremo solo in italiano, tanto agli esami, tenuto conto della alternanza con il latino, non vi sarà il greco scritto”.
b) Quando , parecchi docenti , sono stati immessi in ruolo, o , hanno ottenuto passaggi di cattedra, dopo aver frequentato i “ famigerati “ corsi abilitanti del 1992/93 , senza aver acquisito alcuna preparazione sulle discipline che insegnano;
c) Quando, una/un docente è accertato che la sua attività principale è quella di offendere gli alunni, per cui in molti in quella classe chiedono di essere spostati in altra classe;
d) Quando un docente non fa altro che creare difficoltà allo svolgimento delle attività della scuola polemizzando su ogni proposta;
e) Quando ci sono docenti che si assentano spesso creando difficoltà agli altri colleghi
Ecc ecc potrei continuare su fatti del genere
Ebbene , quando , questi fenomeni accertati, sono stati oggetto di discussione e analisi dei collegi dei docenti al fine di cercare di migliorare sia l’attività didattica che quella relazionale nell'interesse degli alunni?
Mi permetto ancora di osservare che , gli alunni , nella stragrande maggioranza, sono capaci di esprimere una loro sincera valutazione positiva e di apprezzamento sul lavoro dei docenti capaci , anche se sono considerati dai genitori troppo rigorosi.
Ed allora, penso che una sperimentazione, anche se certamente, può essere perfettibile in alcune sue parti, sia opportuna . D’altra parte in quasi tutti gli stati europei la valutazione e dei docenti e degli istituti viene effettuata.


Giuseppe Moncada
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