Le esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa può succedere - I rischi delle radiazioni
Data: Martedì, 15 marzo 2011 ore 08:22:38 CET Argomento: Eventi
Esplosioni
nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro
Pare accertato il processo di scioglimento delle barre di uranio nel
nòcciolo dei tre reattori della centrale di Fukushima. In particolare,
sono all'asciutto, senz'acqua, le barre del reattore 2. La scarsezza di
acqua aumenta la temperatura. Le domande che tutti si fanno in questo
momento. E le risposte...
Che cosa succede se si fondono le
pastiglie di uranio?
Il combustibile cola verso il fondo del reattore, il "vessel" d'acciaio
speciale spesso quasi 17 centimetri che, come un colossale "ovetto
kinder", avvolge il nòcciolo.
C'è il pericolo di un'esplosione come
quella di Cernòbyl?
A parte un accanimento della cattiva sorte su una centrale già
squassata dal più forte terremoto mai registrato e spazzata dallo
tsunami di venerdì, il nòcciolo è progettato per resistere alla
fusione, anche se vecchio di 40 anni.
Inoltre il "vessel" d'acciaio corazzato è dentro a una struttura di
cemento armato di fortissimo spessore.
Infine, la struttura interna di cemento è avvolta da un edificio di
contenimento di cemento armato, anch'esso a prova di esplosione.
Se fonde il nòcciolo, c'è pericolo di
un'esplosione atomica?
No, l'esplosione atomica ha bisogno di condizioni di innesco che si
possono creare solamente in modo artificiale.
Problemi catastrofici ce ne sono mille, in quella centrale, ma
difficilmente di proporzioni devastanti all'esterno.
Ma perché ci sono state le esplosioni?
Le esplosioni di venerdì e di stamane sono dovute al fatto che, in
particolari condizioni, il vapore d'acqua sottoposto a condizioni
particolari di temperatura e in presenza di metallo, tende a dividersi
nei suoi due elementi, l'idrogeno e l'ossigeno.
Lo sapevano gli ufficiali di macchina dei piroscafi a carbone di un
secolo fa: per ottenere la superpotenza ordinavano ai fochisti di
gettare in caldaia secchiate d'acqua o stracci bagnati. Inoltre diversi
motori tedeschi bellici della seconda guerra mondiale avevano
l'iniettore per spruzzare acqua nebulizzata nei cilindri e aumentarne
il rendimento. Ecco, nei vessel della centrale di Fukushima è accaduto
questo, la scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno.
Una miscela esplosiva... Perché hanno
iniettato acqua?
Sabato il nòcciolo del reattore numero uno stava friggendo. La
pressione del vapore interno era superiore alla pressione dei
compressori speciali d'emergenza che servono a pompare acqua fredda
dentro al reattore.
L'unico modo di poter iniettare acqua fredda nel nòcciolo era
alleggerire la pressione all'interno. È stata chiesta all'autorità
nucleare di poter scaricare vapore radioattivo in atmosfera e alle
14,30 (ora giapponese) del 12 marzo è stata aperta una valvola di
sfiato ma sono usciti idrogeno e ossigeno, i quali sono esplosi con la
classica combustione senza fiamma dell'idrogeno. Ed è scoppiata la
copertura esterna leggera dell'edificio, quella non blindata. Subito
dopo, alleggerita la pressione dentro al vessel, è stata pompata acqua
di mare mescolata con boro, elemento che rallenta la reazione nucleare.
Lo stesso fenomeno si è ripetuto stamattina nel reattore tre.
Qual è il pericolo maggiore?
Il terrore è che questi scoppi di idrogeno possano danneggiare la
capacità di contenimento del nòcciolo e delle altre strutture.
Il reattore due è stato lasciato sfiatare, ma finora senza conseguenze
esplosive. Però l'apertura delle valvole ha vuotato il reattore da
parte dell'acqua, lasciando scoperte le barre. Lo sfiato del vapore che
era dentro al reattore ha liberato in aria acqua leggermente
radioattiva, con una punta massima rilevata vicino alla centrale pari a
20 microsievert l'ora.
Come deve essere il livello dell'acqua
nei reattori nucleari?
Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza
di un livello d'acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di
combustibile. In caso contrario, il calore nucleare che si genera nel
combustibile può essere sufficiente a determinare, in sequenza,
l'insorgere della reazione metallo-acqua (con produzione di idrogeno),
il danneggiamento delle barrette (e la conseguente fuoriuscita di
isotopi radioattivi nell'acqua di raffreddamento) e la fusione del
combustibile
I tecnici della Tepco cercano ancora di raffreddare i tre reattori
della centrale di Fukushima, squassata dal terremoto e dal maremoto.
Che cosa sta succedendo nei tre
noccioli?
La fusione dell'uranio in parte sarebbe già avvenuta, poiché la
temperatura è così alta che in alcuni punti l'uranio si scioglie.
Sicuramente la centrale, dal punto di vista industriale, ormai è data
per persa. Non potrà mai più tornare in funzione. Dovrà essere
smantellata.
(di Jacopo Giliberto da IlSole24Ore)
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