Bastico (PD), ''Da Gelmini tante falsita'. Dimostri in cosa ha migliorato la scuola''
Data: Lunedì, 14 marzo 2011 ore 15:04:09 CET
Argomento: Comunicati


"Le autorevole dichiarazioni a favore degli investimenti nei settori della scienza, dell'istruzione e della cultura pronunciate oggi dal presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso, e anche  dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, sono in netto contrasto con quanto il Ministro Gelmini continua a fare e a dichiarare. Anche nel corso della trasmissione televisiva di Fabio Fazio 'Che tempo che fa' il Ministro dell'Istruzione ha detto molte falsità, ovvie per tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola".                
Lo dichiara la senatrice del Pd Mariangela Bastico che aggiunge:  "Negare i tagli sulla ricerca, sulla scuola e sull'università  equivale a negare l'evidenza e a sconfessare se stessa. I tagli non sono una invenzione della sinistra, ma sono un dato oggettivo: si tratta di 8 miliardi in tre anni, che sono scritti in una  legge dello Stato e sono regolarmente applicati". "Il Ministro dell'Istruzione - continua Bastico - dovrebbe spiegare agli italiani attraverso quale magia taglia 132 mila posti di lavoro senza mandare a casa nessuno. Sappiamo bene che le scelte del Governo non producono licenziamenti in senso formale, ma non rinnovando il contratto ai  lavoratori precari, di fatto Gelmini li condanna a perdere il proprio posto di lavoro". "Dimostri il Ministro in che cosa ha migliorato la scuola, dove le ha fatto fare un passo in avanti in termini di qualità, dove i tagli effettuati non hanno ridotto le opportunità di apprendimento degli studenti. Faccia il ministro della Pubblica istruzione, responsabile primo della scuola statale: la sostenga, la valorizzi, la finanzi, invece di continuare a denigrarla, evidenziandone solo difetti e negatività, manifestando il disegno del governo di demolizione della scuola pubblica a vantaggio di quella privata". Bastico conclude con un'ultima osservazione: "E' giusto che i bidelli siano più dei carabinieri poiché, per fortuna, gli studenti sono molto più numerosi dei delinquenti».

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