Che tempo che fa? Con la Gelmini diluvia sulla scuola pubblica
Data: Lunedì, 14 marzo 2011 ore 09:51:39 CET
Argomento: Comunicati


Gli insegnanti non sono troppi rispetto al fabbisogno. Il rapporto alunni/insegnati era perfettamente allineato alla media europea se togliamo dal conto gli insegnanti di religione e gli insegnanti di sostegno che in altri Paesi europei sono pagati direttamente dai ministeri del welfare e della sanità.
Il ministro ora forse pensa di blandire gli insegnanti, dopo averli sterminati, promettendo stipendi migliori. Ma è stata lei a bloccare gli scatti di anzianità, per poi dire oggi che li restituisce, grazie alle risorse risparmiate licenziando i precari. Riducendo il numero di insegnanti ha trasformato le aule in carri bestiame dove si vive ammassati in violazione ad ogni norma di sicurezza.
Il milione di persone per bene che sono scese in piazza ieri per difendere la scuola pubblica e la costituzione sono stanche di un Ministro cinico e baro.                  
Stanche di sentire denigrare insegnanti e studenti, indignate dalle parole riservate da Berlusconi alla scuola pubblica. La scuola pubblica non inculca, educa ad essere cittadini liberi, consapevoli, responsabili e non sudditi. Ieri in piazza a difendere la scuola pubblica c'era anche chi manda i figli alle private? Non è incongruenza o mancanza di fiducia. La scuola pubblica, che non è ne di destra ne di sinistra, sta a cuore a tutti gli italiani.     (Dichiarazione di Francesca Puglisi della segreteria del Pd)

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