Concorso a Dir. Tec., Interrogazione parlamentare a risposta in commissione
Data: Domenica, 13 marzo 2011 ore 17:52:16 CET Argomento: Attività parlamentare
Premesso
che, il 30 gennaio 2008 il Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR)
ha bandito un concorso nazionale per 145 dirigenti tecnici;
i 145 posti di dirigente tecnico sono stati ripartiti in due
contingenti: quello della scuola dell’infanzia e primaria e quello
della scuola secondaria di I e di II grado. Il primo contingente era a
sua volta suddiviso in due settori, mentre il secondo in cinque settori
a loro volta formati da quattordici sottosettori, ognuno con codice
dallo 01 al 16 [art. 1];
l’iscrizione al concorso andava inoltrata esclusivamente per via
telematica e si doveva indicare un solo settore e un solo sottosettore,
pena la non prosecuzione dell’iscrizione stessa [art. 3].
il bando prevedeva tre prove scritte e una orale, il tutto preceduto da
una prova preselettiva [art. 6];
lo stesso stabiliva che sarebbe stato ammesso alle prove
scritte un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti
messi a concorso per ogni settore e sottosettore. Ad esempio per il
“settore dell’infanzia e scuola primaria” sarebbero stati ammessi
44x10=440 candidati; mentre per il sottosettore matematica e fisica
13x10=130 candidati. Poiché i posti messi a concorso erano 145,
sarebbero stati ammessi in tutto 145x10=1450 candidati, ai quali si
sarebbero aggiunti quelli classificatesi con il medesimo punteggio
dell’ultimo candidato ammissibile [art. 6];
il 21 settembre 2009, dopo alcuni rinvii, è stata espletata, in
ciascuna Regione, la prova preselettiva e il 12 febbraio 2010 sono
state pubblicate le sedici graduatorie, una per ogni settore e
sottosettore, rispettando la suddivisione prevista dal bando;
sono risultati ammessi alle prove scritte rispettivamente: 440 + 11 +
141 + 11 + 12 + 22 + 71 + 31 + 132 + 184 + 76 + 40 + 40 + 74 + 60 + 32
= 1477 candidati, cioè “un numero di candidati pari a dieci volte il
numero dei posti messi a concorso per ogni settore e sottosettore. I
candidati eventualmente classificatesi con il medesimo punteggio
dell’ultimo candidato ammissibile vengono tutti ammessi a sostenere le
prove scritte” [art. 6];
tuttavia, emerge che circa 200 candidati si trovavano collocati in più
settori e sottosettori: c’era chi appariva inserito in due, chi in tre,
chi in dieci, chi in quattordici settori e sottosettori;
se ne è dedotto che il numero 1477 non rappresentava più 1477 persone
fisiche che concorrevano ciascuna per un posto, bensì circa 930 persone
che concorrevano per più posti. Ne è conseguito che il numero dei
candidati, ammessi alle prove scritte, non era più dieci volte il
numero dei posti messi a concorso per ogni settore e sottosettore, con
un rapporto quindi di 10:1, bensì 6,65 volte il numero dei posti messi
a concorso, con un rapporto di 6,65:1; questo rapporto è stato
calcolato dal Ministero e appare nel suo Atto d’Appello al Consiglio di
Stato.
OMISSIS
la gran parte dei ricorrenti ha proposto allora ricorso per motivi
aggiunti avverso tale elenco, che stravolge completamente le
prescrizioni del bando di concorso.
il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati dai ricorrenti, non
inclusi nell’elenco dei 1469, motivando il rigetto asserendo che il
Ministero avrebbe dato corretta esecuzione al provvedimento cautelare
(scrive il TAR Lazio in motivazione: “tenuto conto della corretta
esecuzione da parte dell’Amministrazione della ord. Cautelare n…”);
tale ordinanza viene, in seguito, confermata dal Consiglio di Stato.
Tale motivazione non sembra tenere conto che il Ministero per suo
espresso riconoscimento: “prescinde dai settori e sottosettori” nello
stilare “l’apposito elenco”, prescinde quindi dal nucleo centrale del
bando, quella parte che dà significato allo stesso;
del resto, tale impostazione “settoriale” è stata di recente
riconosciuta e ribadita altresì da fonti regolamentari. Si cita, a
titolo di esempio, il D.M 60/2010, che ribadisce in che cosa consista
la funzione tecnica, esercitata dai dirigente tecnici: essi “operano
come esperti di settori scolastici e di specifici ambiti disciplinari,
rappresentando l’espressione di un’ampia cultura con competenze ampie
nello specifico campo del sapere”. Inoltre, spetta a loro “predisporre
le prove degli esami conclusivi dei cicli scolastici”.
Il giorno 28 febbraio 2011 sono iniziate le prove scritte, il bando ha
previsto che: “… Lo stesso avviso indicherà la data della successiva
Gazzetta Ufficiale, contenente il diario delle prove scritte, nonché
l’elenco dei candidati ammessi alle prove medesime, per i quali tale
pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti” [art. 6];
nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale “Concorsi ed esami” n. 12
del 12 febbraio 2011, ci sono sì le date delle prove scritte, ma non
l’elenco dei candidati ammessi;
per sapere, per quale motivo non sia stato pubblicato l’elenco dei
candidati ammessi;
se alla luce di quanto esposto in premessa non ritenga opportuno
procedere alle prove suppletive per i circa 400 candidati che, pur
rientrando tra i primi 1477 nella graduatoria, non sono stati ammessi a
sostenere le prove. Camera dei Deputati, 4 marzo 2011.(da ASASI)
On. Siragusa
Alessandra, On. Ghizzoni Manuela, On. Mariani Raffaella, On. De
Pasquale Rosa
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