Costituzione day/ Cento piazze tricolori: è il momento di reagire. Società civile e spettacolo sul palco, in piazza il mondo scuola
Data: Sabato, 12 marzo 2011 ore 23:53:45 CET Argomento: Eventi
Più di un
milione di persone, secondo gli organizzatori, sono scese in piazza
oggi in tutta Italia per difendere la Costituzione e la scuola
pubblica. A distanza di un mese dal successo delle donne del 'Se non
ora quando' l'iniziativa, promossa da un comitato spontaneo di
associazioni, singoli volontari, intellettuali e giornalisti, ha
mandato un segnale di 'reazione' a quel governo e a quel presidente del
Consiglio che vogliono cambiare la Carta fondamentale e che, a loro
avviso, minacciano la scuola pubblica.
Reazione è stata, tra l'altro, la parola più usata negli interventi sul
palco di piazza del popolo a Roma. La parola che ha infiammato di più
le centinaia di migliaia di persone che, dopo aver sfilato per le
strade della Capitale con il Tricolore e una copia della Costituzione
in mano, si sono poi radunate per altre tre ore in piazza per ascoltare
gli attori che leggevano gli articoli della prima parte della
Costituzione o gli interventi di studenti, giornalisti e cantanti.
Applauditissimo a Roma Roberto Vecchioni che ha eseguito il brano con
cui ha vinto Sanremo, 'Chiamami ancora amore', dedicato, ha spiegato
lui, a operai e studenti. E applauditissima è stata anche una
studentessa che ha parlato della Costituzione e della scuola pubblica,
della difficoltà dei giovani a costruirsi una vita in questa Italia ma
che, ha assicurato, non hanno intenzione di arrendersi e vogliono
"reagire".
Anche l'intervento di Antonio Ingroria, procuratore aggiunto di
Palermo, ha scaldato la piazza di Roma quando ha lanciato un allarme
sulla riforma della giustizia: "E' una controriforma e non è soltanto
una ritorsione contro la magistratura, è in gioco la separazione delle
carriere ma l'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge". A
Milano invece è stato Dario Fo ad entusiasmare la gente con un numero
tutto dedicato a Silvio Berlusconi e al caso Ruby: "Il premier ha
ammesso di aver telefonato perché quella ragazza ci potrebbe procurare
grane internazionali ma dice una cosa che solo uno scemo può dire",
quindi "abbiamo un presidente del Consiglio scemo".
Protagonista, quindi, anche stavolta come per il 12 febbraio, la
società civile, insieme al mondo dello spettacolo, (a Roma c'erano tra
gli altri Fiorella Mannoia, Giulio Scarpati, Ottavia Piccolo, Ascanio
Celestini) e la politica resta in secondo piano, se pure, ci tiene a
partecipare. "C'è un grande movimento nel Paese e i partiti, in
particolare il nostro, devono affiancarlo, dargli la mano. Politica e
società civile insieme per una strada di speranza e di ricostruzione",
ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, arrivando al corteo
di Roma che poi lascerà dandosi il 'cambio' con Dario Franceschini,
"tanta gente senza organizzazione di partiti o associazioni è qui a
dimostrazione di quanta voglia ci sia di voltare pagina, gli anticorpi
degli italiani sono più forti dei virus di Berlusconi". Del Pd erano
presenti anche Anna Finocchiaro, Vincenzo Vita, Lugi Zanda, Roberto
Zaccaria insieme alla compagna, l'attrice Monica Guerritore.
Alla manifestazione di Roma c'erano esponenti di tutti i partiti del
centrosinistra, Idv, (Leoluca Orlando) Sel (Fabio Mussi e Gennaro
Migliore) Federazione della sinistra (Paolo Ferrero e Oliviero
Diliberto) ma anche una delegazione di Fli composta da Flavia Perina,
Aldo Di Biagio e Antonio Buonfiglio, rigorosamente "a titolo
personale", hanno spiegato i tre futuristi forse un po' 'imbarazzati' a
sfilare con un popolo che è evidentemente di centrosinistra. Beppe
Giulietti, portavoce di Articolo21, intervenendo dal palco ha provato a
farli sentire un po' più a loro agio: "Questo non è il momento delle
divisioni e chiunque voglia difendere la Costituzione è il benvenuto in
questa piazza".
I Costituzione day sono stati numerosi in tutto il paese, da Nord a
Sud, in piccoli e grandi centri, e anche all'estero, Amsterdam,
Bruxelles, Edimburgo, Ginevra, Helsinki, Madrid, Londra, Praga,
Siviglia. Lei motiv per tutte l'Inno di Mameli, e qualche variazione
sul tema Italia come 'Libertà' di Giorgio Gaber, 'Viva l'Italia' di
Francesco De Gregori e la più ironica 'Italia sì, Italia no' di Elio e
le storie tese.
(TMNews)
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