Maturità, “stretta” sui privatisti
Data: Sabato, 12 marzo 2011 ore 11:45:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Vita dura per i furbi della maturità. I provvedimenti Fioroni-Gelmini che hanno inasprito le procedure di ammissione hanno messo un freno ai diplomifici e sbarrato la strada ai pendolari dell’esame, quelli che si spostavano in altre regioni per farsi giudicare da commissioni meglio disposte a promuoverli. E anche gli “ottisti”, i super bravi del quarto anno che possono accedere direttamente alle prove saltando il quinto, sono una specie in via di estinzione. La scuola del rigore sta funzionando. Lo dicono i dati presentati al Parlamento dal ministro Gelmini in una relazione che fa il punto sulla maturità dal 2006, ultimo anno prima delle regole più severe, ad oggi. E che preannuncia nuove strette per chi vorrà ottenere i voti più alti.            
Aver ripristinato le commissioni miste al posto di quelle interne, aver alzato l’asticella per accedere alle votazioni elevate, aver introdotto regole più rigide per iscriversi da privatisti e per accedere come “ottisti” ha dato i suoi frutti: dal 2006 al 2010 sono crollate le ammissioni per merito all’esame e diminuite quelle degli studenti che si preparano da esterni. I privatisti sono passati dai 36.936 del 2006 ai 25.882 di giugno 2010, -30%. Gli “ottisti” sono in estinzione: dai 1.711 del 2006 sono crollati a 73 unità a giugno 2010 (-96%). Il calo maggiore di privatisti è concentrato in quattro regioni (Campania, -3.437 tra 2006 e 2010; Lazio, -3.242; Puglia, -1.049; Sicilia, -1.763), quelle dove è più diffuso il fenomeno dei diplomifici. Sono le stesse dove c’è stato il crollo degli “ottisti” fra i quali si annidavano molti furbetti dell’esame che riuscivano ad accorpare più anni in uno nei diplomifici facendosi dare voti eccellenti per arrivare prima al diploma. Il successo è frutto dell’azione di due ministri: Fioroni e Gelmini. Nel 2007 il primo ha ripristinato le commissioni miste e cambiato le regole per la scelta della sede d’esame da parte dei privatisti: si può fare domanda solo nella regione di residenza. Il pendolarismo dei maturandi è crollato. È stato poi fissato un tetto ai privatisti che possono essere ammessi nelle singole commissioni. La Gelmini ha aggiunto un pre-esame per rendere più difficile la vita ai furbi. «Abbiamo voluto più rigore per eliminare casi di malcostume e di diplomifici senza controlli» spiega Gelmini che nella relazione annuncia nuove strette per chi vuole ottenere i voti più alti. Dal 2010 avere la lode è più difficile, entro il 2012 sarà roba da genietti: ci vorranno voti altissimi durante l’ultimo triennio e alle prove. Ma anche solo aspirare ad un buon punteggio sarà più complicato: la commissione ha un bonus di 5 punti per alzare il voto. Presto, annuncia Gelmini, si potrà usufruire del bonus solo se si avranno in dote almeno 22 crediti accumulati nel triennio. Oggi sono 15. Il ministro preparerà un decreto che, salvo sorprese, non dovrebbe riguardare l’esame 2011. La relazione si concentra, infine, sulle lodi: sono in aumento e sono concentrate nettamente al Sud (40%). Una anomalia più volte segnalata dal ministro.  (da Il Messaggero)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-240318.html