Lingua dei segni, nuovo stop alla legge: ''Serve, senza se e senza ma''
Data: Venerdì, 11 marzo 2011 ore 08:29:09 CET
Argomento: Istituzioni


L'Ente nazionale sordi (Ens) è in stato di agitazione per la mancata approvazione del disegno di legge sul riconoscimento della Lingua dei segni, di nuovo impantanato in I commissione Affari costituzionali del Senato in sede deliberante, dopo quasi un anno di attesa in commissione Bilancio. Lo annuncia il presidente nazionale dell'Ens, Ida Collu, sottolineando la paura che "l'inspiegabile nuovo stop dell'iter legislativo del provvedimento, proprio quando la commissione Bilancio si era espressa positivamente sul testo e sugli emendamenti, nasconda il tentativo di rimettere in discussione il contenuto del provvedimento proprio quando si attende soltanto il voto".    
    "Non c'è più tempo- aggiunge Collu- per modificare un testo su cui si sono già tenute audizioni, che ha già cambiato tre volte versione e che ha finalmente ricevuto il via libera dalla commissione Bilancio". Qualsiasi modifica al testo attuale, oltre quella indicata dalla commissione Bilancio, secondo l'Ens non avrebbe altro effetto che snaturare il provvedimento, regalando ai sordi italiani, dopo oltre vent'anni di attesa, una legge beffa. "Chiediamo soltanto- conclude la presidente dell'ente-che la Repubblica riconosca la Lingua dei Segni senza se e senza ma, così come previsto dall'articolo 21 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che il nostro Paese si è impegnato ad attuare ratificandola con la legge 3 marzo 2009 numero 18". (da www.dire.it)

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