Di Pietro, governo utilizza precari come carta usa e getta. Franceschini, Gelmini difende solo premier non scuola pubblica  
Data: Mercoledì, 09 marzo 2011 ore 17:31:39 CET
Argomento: Attività parlamentare


''Il governo sta utilizzando i precari come carta usa e getta e dopo averli sfruttati fa pagare a loro i conti''. Lo ha dichiarato il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nell'interrogazione rivolta al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, durante il Question Time alla Camera.
''L'Italia dei Valori - ha detto Di Pietro - chiede al ministro Gelmini cosa ne sara' di quei 150 mila precari di quella graduatoria permanente che da anni sono utilizzati e sfruttati e oggi vengono messi alla porta? L'IdV chiede formalmente al governo se questa categoria di persone deve essere cestinata oppure puo' essere ancora reimpiegata nella scuola o in incarichi all'interno della pubblica amministrazione''.         
  ''In realta' - ha aggiunto Di Pietro - la soluzione era gia' stata trovata, ma questo governo l'ha cancellata. Il ministro Tremonti, con cui lei ministro Gelmini avrebbe dovuto trovare un accordo, ha tagliato i fondi. Lei ha permesso che venissero sottratti soldi a un settore importante come la scuola e cosi' ha creato solo classi pollaio, ridotto il personale, diminuito le ore di lavoro e accorpato materie diverse riducendo l'apprendimento''.

''Anche la Corte Costituzionale, i tribunali italiani, la direttiva Europea - ha concluso Di Pietro - hanno dichiarato illegittimo il comportamento di questo governo che ricorre all'escamotage del tempo determinato per non garantire i diritti ai precari. Chiediamo formalmente che vengano ripristinate le graduatorie, in modo che i precari siano tutti reinseriti, oppure che, attraverso una mobilita' intercompartimentale, si riutilizzi questo personale in altra amministrazione''.
 Franceschini, Gelmini difende solo premier non scuola pubblica  
(ASCA) - ''Il ministro Gelmini, rispondendo oggi alla nostra interrogazione, ancora una volta ha superato se stessa nel suo dovere istituzionale di difendere sempre e comunque il Presidente del Consiglio, qualsiasi cosa dica o faccia''. Lo ha detto alla Camera durante il question time il presidente dei Deputati Democratici, Dario Franceschini.

''Le frasi intollerabili di Berlusconi contro la scuola pubblica, insieme agli otto miliardi e mezzo di tagli, - ha aggiunto Franceschini - dimostrano quale sia l'idea del governo del settore sul quale noi dovremmo investire di piu', per rispetto dei nostri ragazzi e, soprattutto, per investire sull'unica risorsa che l'Italia ha per reggere nel mondo globale, cioe' i cervelli, l'intelligenza, la creativita'''.

''Per questo, dopo la manifestazione delle donne del 13 febbraio, - ha concluso Franceschini - le piazze torneranno a riempirsi sabato prossimo per difendere insieme la scuola e la Costituzione, che sono due facce della stessa medaglia, due aspetti della stessa battaglia civile. Quelle piazze dimostreranno che vi e' un'Italia che ha voglia di voltare pagina''.    (ASCA)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-240230.html