Italia grassa, vecchia e pigra. E cresce l'uso di cocaina
Data: Mercoledì, 09 marzo 2011 ore 15:11:31 CET Argomento: Sondaggi
L'Italia è un paese
"ancora in salute", ma la sua è una popolazione "grassa, vecchia e
pigra". Colpa dei "cattivi comportamenti". È quanto emerge dall'ottava
edizione del Rapporto Osservasalute (2010), una approfondita analisi
dello stato di salute degli italiani e della qualità dell'assistenza
sanitaria nelle regioni. Lo studio è pubblicato dall'Osservatorio
nazionale sulla salute nelle regioni italiane, che ha sede
all'Università Cattolica di Roma, ed è coordinato dal Walter Ricciardi,
direttore dell'Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Secondo il rapporto, mettono a rischio la salute, o comunque ne
compromettono la qualità, "i cattivi comportamenti (in fatto di
alimentazione, sedentarietà e consumo di alcol in eccesso soprattutto
tra i giovani)". Queste abitudini sbagliate, oltretutto, sembrano
divenute "normali" (e accettate per tali). Allarme rosso anche per la
salute delle donne. Secondo il rapporto, infatti ha smesso di crescere
la loro aspettativa di vita: "Negli ultimi 5 anni è aumentata di appena
tre mesi (da 84 anni nel 2006 a 84,1 anni nel 2009, 84,3 nel 2010),
mentre per gli uomini è aumentata di sette mesi nello stesso arco di
tempo (da 78,4 anni nel 2006 a 78,9 anni nel 2009, 79,1 nel 2010)".
Comportamenti a rischio tra le donne, ma anche tra gli uomini, sono
legati al consumo di alcol: "Sono infatti aumentate le donne adulte
(19-64 anni) con consumi di alcol a rischio (si ritengono a rischio le
donne che eccedono il consumo di 20 grammi di alcol al giorno, 1-2
unità alcoliche), la prevalenza è passata dall’1,6% nel 2006 al 4,9%
nel 2008".
DROGA, BOOM DELLA COCAINA - Dal 2005 al 2007, per quanto riguarda il
consumo di cocaina, si assiste "ad un aumento a livello nazionale e in
quasi tutte le regioni". Secondo il Rapporto Osservasalute (2010), le
"uniche eccezioni sono rappresentate dalla Provincia Autonoma di
Bolzano, dal Friuli Venezia Giulia e dal Lazio che mostrano un trend in
discesa degli utenti per tale sostanza e dalle Marche che mostra,
invece, valori stabili al di sotto della media nazionale".
In generale, l’accesso ai SerT per consumo di cocaina aumenta dal 2003
al 2007, anno in cui più di 4 abitanti su 10.000 sono in cura, così
come confermato dalle indagini europee che mostrano un crescente
aumento nell’abuso di questa sostanza, confermando il problema della
diffusione di cocaina nella popolazione. Le regioni che mostrano valori
"decisamente sopra la media sono: Lombardia (che mostra i valori più
elevati nel contesto nazionale) e Campania, mentre il Lazio mostra un
trend in discesa rispetto ai dati precedenti, con valori che restano
comunque elevati. Regioni come Valle d’Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise,
Puglia, Calabria e Sardegna, pur mantenendo valori al di sotto o
leggermente superiori alla media nazionale, hanno visto, negli ultimi
due anni considerati (2005- 2007), raddoppiare l’accesso alle cure per
dipendenza da cocaina".
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