Lo ha chiesto, con un'interrogazione al sindaco il
vicepresidente del Consiglio comunale Giuseppe Arena, lo ha chiesto il
presidente della commissione Pubblica istruzione della I Municipalità Benedetto
Pizzone e l'assessore all'Ambiente e al Progetto San Cristoforo Orazio D'Antoni
che ha scritto una lettera a sindaco Scapagnini, all'assessore regionale alla
Pubblica istruzione Alessandro Pagano e, per conoscenza, al direttore generale
del Miur-Csa. D'Antoni esprime" il proprio rammarico" per la decisione adottata
dal comitato tecnico operante presso il Csa, decisione che «ingiustificata».
L'assessore D'Antoni ricorda ancora di «essere stato
componente del primo progetto pilota sulla dispersione scolastica finanziato dal
Ministero nel 1990» e di aver lavorato in sinergia con i dirigenti degli
istituti scolastici dei quartieri di San Cristoforo e Angeli Custodi «dove è
stata evidenziata la necessità di intervenire e di sostenere le azioni educative
delle comunità scolastiche , al fine di dare a tutti i bambini delle opportunità
alternative alla criminalità, all'emarginazione e alla speranza della legalità».
Per questo D'Antoni auspica che la decisione presa dal Csa
«venga annullata». «Interrompere il lavoro svolto nelle scuole in questione da
circa 10 anni - conclude - significherebbe arrecare un danno enorme alla
cittadinanza e agli operatori scolastici che da tempo operano in questi
quartieri considerati a rischio».