Caro Pittoni, non pensi che i punteggi abnormi possano essere il frutto di anni di lavoro?
Data: Lunedì, 07 marzo 2011 ore 06:46:14 CET
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Carissimo Pittoni, volevamo precisare che a mettere “sulla strada” migliaia di insegnanti non è stato di certo lo stralcio del suo emendamento, bensì l’intera compagine dello schieramento politico, a cui lei appartiene, nel momento in cui ha definito le linee guida per distruggere la scuola pubblica statale  sottraendo ad essa 8 miliardi di euro in tre anni e definendo il famoso piano programmatico dei tagli  (le ricordo 87.400 docenti in tre anni) per la cui attuazione avete ben pensato di riformare il sistema scolastico  a partire dalla scuola primaria, introducendo la figura del maestro unico, l’eliminazione dell’insegnante specialista di lingua inglese, accorpando le cattedre, accorpando istituti scolastici e in alcuni casi chiudendoli del tutto, aumentando il numero di alunni per classi, bloccando il turn over.
Naturalmente lei ben si guarda dal ricordare tutto cio’ ai docenti e ai cittadini tutti, preferendo invece, attuare una politica di divisione tra i docenti del nord e quelli del sud, mettendo in campo una campagna denigratoria e razzista tesa a definire questi ultimi imbroglioni e ignoranti e che si perpetua ormai da tre anni.
Non le viene in mente che i punteggi abnormi sono frutto di decine di anni di insegnamento? Dobbiamo calcolare noi per voi i punteggi? Le ricordo che 10 anni di servizio sono pari a 120 punti  a cui si aggiungono il voto di abilitazione (conseguita mediante concorso o con i corsi laurea SSIS o SFP) e i titoli, un massimo di tre o quattro, fino a raggiungere un totale di 10 punti.
Tutti i docenti precari hanno fatto una scelta ben precisa, abilitarsi per poi insegnare e sono decine di anni che migliaia di docenti  precari lavorano nelle scuole statali con contratti a termine e al momento già 50 mila sono fuori dai giochi e sono soprattutto docenti del sud, molti dei quali  hanno votato questo governo e che probabilmente ben si guarderanno dal votarlo di nuovo.
Vuole che i docenti del sud stiano nelle loro città? Bene lo vogliamo anche noi e allora dica al suo governo di RITIRARE I TAGLI perché anche i docenti del sud alla pari di quelli del nord hanno pieno diritto a continuare il lavoro che hanno scelto di svolgere!

Gruppo spontaneo di facebook "NO CONGELAMENTO - SI TRASFERIMENTI - NO TAGLI"
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