Premier: ''Gli insegnanti? Stipendi troppo bassi''
Data: Sabato, 05 marzo 2011 ore 16:04:26 CET
Argomento: Rassegna stampa


A proposito della scuola vorrei precisare che «non ho mai attaccato la scuola pubblica, ma ho semplicemente detto, parlando dei cattolici, che bisogna aiutare quelle famiglie cattoliche che si trovano ad avere un insegnante che cerca di inculcare nei loro figli dei valori e dei principi diversi da quelli in cui loro credono, con un buono scuola in modo che anche le famiglie meno abbienti abbiano la possibilità di mandare i loro figli a una scuola privata». È un passaggio dell'intervento del premier Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con una iniziativa di Noi Riformatori ad Avezzano.
"GLI STIPENDI DEGLI INSEGNANTI INADEGUATI" «Noi abbiamo difeso in modo concreto la scuola pubblica» con la riforma e riteniamo che gli insegnanti abbiano «un ruolo fondamentale nell'educazione dei nostri figli» e che però «ricevano uno stipendio assolutamente inadeguato» per questo ruolo. Così il premier Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con una iniziativa politica a Avezzano                  
Nel corso del collegamento telefonico, Berlusconi è tornato sulle polemiche suscitate dalle sue parole sulla scuola pubblica. «Noi come governo - ha detto - abbiamo avviato una riforma profonda della scuola e dell'università proprio per restituire valore alla scuola pubblica e per restituire dignità a tutti gli insegnanti che svolgono un ruolo che è fondamentale per l'educazione dei nostri figli e che, dobbiamo assolutamente dirlo, ricevono in cambio uno stipendio assolutamente inadeguato». «Ma per quelli della sinistra - ha aggiunto - la scuola è servita soltanto come serbatoio politico e come ammortizzatore sociale e cioè come un posto dove organizzare il consenso e mantenere lo status quo senza mai curarsi nè del merito, nè degli studenti e neppure della necessità di razionalizzare le risorse disponibili». «Noi - ha concluso - abbiamo difeso in modo concreto la scuola pubblica con le riforme e con un ruolo che presuppone la libertà di insegnamento e che presuppone il ripudio dell'indottrinamento politico e ideologico».  (da Leggo.it)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-240123.html