Pantaleo (Flc): in difesa del libero pensiero
Data: Venerdì, 04 marzo 2011 ore 11:28:23 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il sistema pubblico di istruzione è la condizione decisiva per una democrazia inclusiva ed ugualitaria. Berlusconi, delegittimando la scuola pubblica, intende assestare l’ ulteriore colpo alla Costituzione che afferma un nesso inscindibile tra diritti civili e sociali e assetti istituzionali. La conoscenza non deve essere mai piegata al pensiero unico per distruggere la libertà d’insegnamento. Non può essere trasformata da bene comune in risorsa a disposizione di chi è in condizione di pagare. È  quindi un diritto di libertà e proprio per questo bisogna arrestare le politiche regressive del Governo costruendo una radicale alternativa che parta proprio dalla ripublicizzazione del sapere.          
 È per queste ragioni che l’indignazione che percorre in lungo e in largo l’Italia, che si esprime in centinaia di messaggi sui blog, sui giornali, sui siti deve tramutarsi in una vasta rete di alleanze sociali e politiche che ricostruisca un nesso inscindibile tra lavoro, conoscenza e libertà. La manifestazione del 12 Marzo deve essere la «giornata dell’orgoglio» delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza stanchi di essere offesi dalla Gelmini e da Berlusconi e che pretendono rispetto per la propria dignità e professionalità. Saranno in tanti in piazza a gridare basta perché sono gente onesta e vogliono bene alla scuola pubblica. Vorrei riportare alcune parti della risposta “all’esperto del bunga bunga” da parte di Daniele, un precario della scuola. Caro Presidente del Consiglio, sono precario ma sono felice di potere insegnare, sono precario e sono felice di vedere ogni mattina i miei ragazzi, sono precario e sopporto tutto, perché voglio dare ai ragazzi la possibilità di essere felici. Io inculco la felicità, Lei “inculca” la tristezza del mondo che invecchia  (di Mimmo Pantaleo da l'Unità)

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