Le lezioni in corridoio finiscono alla Camera
Data: Giovedì, 03 marzo 2011 ore 11:02:37 CET Argomento: Istituzioni
L’ufficio scolastico
regionale non ha preso ancora nessun provvedimento. Ma a condannare la
protesta anti Berlusconi della maestra dell’istituto Montessori di San
Giuliano ci pensa la politica. La parlamentare del Pdl Paola
Frassinetti ha infatti presentato un’interrogazione al ministro
dell’Istruzione Mariastella Gelmini per fare chiarezza su quanto
accaduto. E soprattutto per non far passare sotto silenzio l’insolita
protesta che, per criticare il premier, ha tirato in ballo dei bambini
di prima elementare. I piccoli alunni, in tutto una ventina, non hanno
potuto entrare in aula né sedersi dietro ai loro banchi, ma sono stati
costretti a far lezione in corridoio e poi in palestra, seduti per
terra sul pavimento gelido. Attoniti i genitori, furente la preside.
«Il gesto dell’insegnante è molto grave - scrive nel testo
dell’interrogazione Paola Frassinetti - in quanto ha coinvolto bambini
che, per circa due ore, sono stati costretti a subire una condizione di
inaccettabile
disagio».
Nel documento si chiede quindi «se il ministro interrogato sia a
conoscenza dell’episodio» e si sollecitano «opportune verifiche del
caso» chiedendo «quali misure intenda adottare il ministero al fine di
scongiurare il ripetersi di tali episodi nelle scuole».
La maestra che ha inscenato la protesta in corridoio, rifiutandosi di
entrare in aula, ha spiegato di voler «difendere la propria dignità
professionale» e di voler esprimere liberamente la sua posizione contro
le dichiarazioni di Berlusconi sulle condizioni della scuola pubblica.
Peccato che nel farlo abbia coinvolto degli alunni innocenti,
privandoli di un diritto: quello di utilizzare la propria aula. Il
direttore dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio ha chiesto
una relazione dell’accaduto alla preside della scuola elementare,
Fiorella Avvallone. Ed ha già espresso un giudizio sull’episodio in
stile sessantottino: «è inaccettabile che dei bambini vengano messi in
tale situazione di disagio». Colosio ha anche richiamato i docenti a
svolgere il propri ruolo di esempio, di guida e di insegnamento ai
bambini. «Un conto è il loro ruolo - ha spiegato - un altro conto è la
propria opinione personale, che è assolutamente libera». La preside
dell’istituto sta valutando il da farsi e assicura di seguire tutte le
procedure. L’insegnante rischia la sospensione.
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