Nel 2011 nuova ''fuga'' dalla scuola
Data: Lunedì, 28 febbraio 2011 ore 14:15:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


La scuola vicentina registra dal settembre prossimo un'autentica fuga dal posto di lavoro. In pensione se ne vanno 326 tra personale docente ed Ata, ossia gli amministrativi con i tecnici e gli ausiliari. Chi pensava che l'esodo, che ha conosciuto un picco record nel 2007, si fosse fermato dovrà ricredersi. Rispetto alla scorso anno scolastico Vicenza registra un incremento quasi del 20 per cento. Ad ad accusare un vero salasso è il settore degli insegnanti con 263 domande, ben 60 prof. in più ad andarsene, con una percentuale a sfiorare il 30 per cento.
In quest'ultimo comparto il vuoto si creerà alle materne dove si va oltre il raddoppio con 19 pensionamenti mentre l'anno scorso erano di soli 8 unità. Non si ride alle elementari, che da 52 del passato settembre se ne vanno in 74 quest'anno, alle medie inferiori da 69 vanno via in 77 e, per chiudere, alle superiori che da 74 scappano in ben 93 docenti.                   
 «I pensionamenti previsti dal prossimo primo settembre afferma Doriano Zordan, segretario provinciale Snals di Vicenza - vedono un aumento per i docenti di ogni ordine e grado, maggiormente alle elementari  e alle superiori. Nel primo caso, l'elemento ricorrente che spesso viene evidenziato dai nostri iscritti sta nella quasi totale eliminazione delle compresenze decisa dai tagli della legge Tremonti».
«Se fino a qualche anno fa alle elementari si faceva lezione con qualche ora di supporto fornito dalla compresenza in classi con un numero di alunni sostanzialmente accettabile - prosegue Zordan - ora la mancanza del supporto fornito dalla compresenza, crea problemi sempre più complessi con alunni e famiglie e in alcuni casi difficilmente gestibili. Tutto ciò determina il ricorso al pensionamento non appena raggiunti i requisiti necessari. Lo stesso principio vale per le superiori, dove la riduzione delle ore settimanali e l'innalzamento del numero degli alunni per classe ha accentuato tutte quelle difficoltà derivanti dalla gestiohttp://www.ilgiornaledivicenza.itne di classi sempre più affollate. Nel contempo si sono ridotte di molto le risorse e le regole di gestione si sono fatte sempre più complesse, caotiche e spesso contraddittorie».
«Questi elementi non favoriscono certo le condizioni ideali per svolgere la professione docente con tranquillità. Non dimentichiamo poi - spiega il sindacalista - quella paura latente che esiste tra il personale della scuola di vedere da un giorno all'altro cambiate le regole per andare in pensione sia per il numero degli anni che per il calcolo pensionistico complessivo. Questo stato di preoccupazione spinge ovviamente il personale della scuola ad andarsene il prima possibile. Una valutazione va fatta anche rispetto ai tagli che saranno attuati il prossimo anno scolastico dall'ultima "trance" della finanziaria 2008; certamente i tagli della fascia primaria e dei collaboratori scolastici saranno sicuramente più consistenti del numero dei pensionamenti».
Di conseguenza su queste due tipologie di personale chiude il sndacalista - «avremo un minore numero di posti da destinare ai supplenti annuali oltre ad una maggior difficoltà da parte delle scuole nell'organizzare il servizio».
Salvatore Nigro    (da http://www.ilgiornaledivicenza.it)

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