Una graduatoria se vuole essere ad esaurimento non può che essere nazionale.
Data: Lunedì, 28 febbraio 2011 ore 09:40:25 CET Argomento: Redazione
Ai Presidenti di Camera e Senato
Al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Al Ministro dell’Economia
Al Ministro della Funzione Pubblica
Alle OO. SS della scuola
Alle Organizzazioni Nazionali dei Precari della scuola
Agli organi di stampa
Precari: è ora della graduatoria nazionale ad esaurimento (G.E.N.)
Dopo i giusti rilievi del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, che sollevava eccezioni di incostituzionalità
verso alcuni emendamenti contenuti nel decreto
“Milleproroghe” approvato alcuni giorni or sono dal Senato, la norma
che prorogava le graduatorie ad esaurimento fino al 31 agosto 2012 ed
impediva, nel contempo, la possibilità di richiedere l’inserimento
nelle graduatorie d’istituto di una provincia diversa da quella in cui
si è inseriti ad esaurimento è stata cassata, dunque sarà garantito
l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e il cambio di
provincia.
Una bella soddisfazione per noi di Professione Insegnante, che già il
21 febbraio scorso chiedevamo l’abrogazione dell’emendamento Pittoni
dal decreto Milleproroghe inviando ai sindacati, alle istituzioni
politiche, alle organizzazioni sindacali e agli organi di stampa un
documento di denuncia politica, che abbiamo intitolato :<< NO A
SOLUZIONI SEPARATISTE, SI’ ALLA GRADUATORIA NAZIONALE PER LE IMMISSIONI
IN RUOLO>> offrendo, contestualmente, una possibile soluzione
all’annoso, stagnante problema del precariato docente e alla
conseguente riduzione dei posti di lavoro specie in alcune aree del
nostro Paese.
Il nostro appello, inviato anche al Presidente della Repubblica,
ha sortito gli effetti sperati.
Un merito particolare, in questa vicenda va riconosciuto
all’Anief, che non potendosi porre come contraltare al governo ha
praticato la via legale, sostenendo migliaia di colleghi in modo
fattivo e concreto e avendo ragione di provvedimenti capestro lesivi
della dignità professionale ed umana dei ricorrenti.
Ora crediamo che sia giunto il tempo, per la politica, di
percorrere la via del buon senso e di dare corso ad un intervento
legislativo che attui la soluzione che noi proponiamo da tempo:
l’istituzione di una graduatoria ad esaurimento nazionale per le
immissioni in ruolo, nell’esclusivo interesse della scuola pubblica e
di una categoria bistrattata dalla politica e da un sindacato
attento solo all’incremento delle deleghe.
Si tratta, vale la pena ricordarlo, di colleghi con molti anni di
servizio all’attivo, forniti di specifici titoli culturali.
Professionisti formati e preparati che il governo aveva pensato di
accantonare, preferendo loro giovani leve inesperte da reclutare
secondo modalità discutibili e poco condivise dagli operatori della
scuola.
Un patrimonio, che invece a nostro avviso va valorizzato e tutelato.
25 febbraio 2011
Libero Tassella Responsabile Nazionale Professione Insegnante
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