Camusso: «I soldi del premier tassati al 12%. Perché sui nostri stipendi tasse al 30%?»
Data: Domenica, 27 febbraio 2011 ore 09:35:08 CET Argomento: Rassegna stampa
Giustizia fiscale e
sociale: l'ha chiesta la leader Cgil Susanna Camusso durante il comizio
nel corso del quale ha chiesto le dimissioni di Silvio Berlusconi.
«Ieri - ha sottolineato Camusso - il presidente del Consiglio ha
ricevuto le cedole delle sue aziende e le ha distribuite alla sua
famiglia, questo è legittimo; ma perché quei soldi sono tassati al 12%
e le nostre retribuzioni al 30%? Chi è ricco continua ad arricchirsi
mentre chi è povero continua a impoverirsi».
Riguardo al decreto 'mille proroghe', Camusso ha detto che «per
garantire le quote latte a qualche allevatore leghista si tolgono le
risorse per curare chi è malato di tumore». In questo contesto, «i
diversamente abili hanno bisogno di venire in piazza per non sentirsi
un peso per le loro famiglie», d'altra parte persistono «le consulenze
del governo e dei Comuni che costano molto di più e non hanno nessuna
efficacia per la
collettività».
Intanto, ha continuato la segretaria nazionale della Cgil, «dal
Consiglio dei ministri viene la necessità di mettere mano alla
giustizia: processo breve, lotta alle intercettazioni, immunità, che
hanno a che fare con la condizione personale del presidente del
Consiglio». «Ma non c'è solo uno che difende sè stesso - ha rilevato -
c'è un governo che dice che si deve abolire la libertà di stampa»,
mentre «la criminalità organizzata influisce sul governo e
sull'economia». «L'idea è mettere il bavaglio al Paese - ha concluso -
ma non ci imbavaglieranno, perchè parliamo della vita concreta delle
persone». (Da L'Unità)
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