Unicef: istruzione negata a 70 milioni di ragazzi nel mondo
Data: Sabato, 26 febbraio 2011 ore 18:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Sono almeno 70 milioni i ragazzi nel mondo a cui oggi è negata l'istruzione e sono perciò più sottoposti ai rischi di sfruttamento, abuso e violenza. La denuncia arriva dall'Unicef che a Roma ha presentato il rapporto 2011 sulla condizione dell'infanzia nel mondo, dal titolo «Adolescenza: il tempo delle opportunità». «Senza istruzione», ha spiegato Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, «gli adolescenti non possono sviluppare le conoscenze e le capacità di cui hanno bisogno per affrontare i rischi di sfruttamento, che risultano più alti proprio nel secondo decennio di vita». L'impegno di Unicef, ha spiegato il direttore generale dell'agenzia Onu Anthony Lake, «deve essere mirato a coinvolgere gli adolescenti, e soprattutto le ragazze, nel processo di miglioramento delle loro condizioni di vita».        
 Disoccupazione giovanile a quota 81 milioni
Le femmine, per esempio, sono ancora indietro rispetto ai maschi in termini di partecipazione alla scuola secondaria. Il rapporto evidenzia anche la gravità della situazione che si trovano a vivere le adolescenti più povere: con circa il triplo di probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto alle coetanee che vivono nei Paesi ricchi, queste ragazze sono esposte ai rischi di gravidanza precoce, alta mortalità materna e malnutrizione, nonchè di violenza domestica, abusi sessuali e Aids. La disoccupazione, che nel 2009 ha toccato 81 milioni di giovani, resta - stando ai dati del dossier di Unicef - una grande sfida in molti Paesi del mondo.
Il lavoro minorile interessa 150 milioni di bambini
Scorrendo ancora le pagine del rapporto spicca ancora come nel mondo ci siano 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni impegnati nel lavoro minorile, e l'incidenza di questo fenomeno risulta maggiore nell'Africa sub-sahariana. A fronte di bambini che lavorano precocemente, i giovani fronteggiano invece la grande crisi occupazionale. Secondo dati del 2008 contenuti nel rapporto, i giovani hanno probabilità quasi tre volte maggiori di essere disoccupati rispetto agli adulti. E quando hanno un lavoro, in molti casi non è decoroso, rivelandosi un'esperienza di talento sprecato, di sottoccupazione e di povertà. L'organizzazione delle Nazioni Unite ritiene poi che più di un milione di bambini siano detenuti dalle forze dell'ordine.  (da IlSole24Ore)

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