Gita negata a studente down. Adc, dirigente va licenziata
Data: Venerd́, 25 febbraio 2011 ore 07:38:57 CET
Argomento: Rassegna stampa


''Va licenziata la preside della scuola media statale di Catanzaro, che ha vietato a un ragazzino affetto dalla sindrome di Down, di partecipare a un viaggio d'istruzione con finalita' didattiche della scuola, causando la reazione dei compagni del ragazzo che hanno a loro volta rifiutato di andare in gita per solidarieta'''. A sostenerlo e' il presidente dell'associazione docenti cattolici (Adc), Alberto Giannino.
''Di fatto - afferma Giannino - la preside, abusando di un potere che non possiede, non ha consentito allo studente disabile il diritto allo studio sancito dalla Costituzione.
Di piu': la preside avrebbe detto ai ragazzi e ai docenti di non portare a conoscenza del ragazzo le date delle future gite ed uscite in programmazione, motivando tale richiesta con la scarsa capacita' dello stesso ad apprendere a causa della sua infermita' genetica''.              
  ''I genitori del ragazzo, affetto da sindrome di Down hanno dovuto ricorrere all'autorita' di Polizia per far rispettare il diritto allo studio del proprio figlio, in linea con la normativa di riferimento, in particolare con le note ministeriali le quali espressamente asseriscono che i viaggi d'istruzione o le uscite didattiche rappresentano un'opportunita' fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio. Ma di fronte a questa scandalosa discriminazione operata dalla Preside - ricorda Giannino - una ragazza ha fatto sapere che se lo studente disabile non avesse partecipato ai viaggi d'istruzione, anche l'intera classe per solidarieta' con il loro compagno sarebbe rimasta a scuola e avrebbe disertato qualsiasi viaggio presente e futuro''.

''Se queste voci fossero confermate, il direttore generale scolastico della Calabria, Francesco Mercurio, ad avviso del Preside dell'associazione culturale docenti cattolici deve chiamare un ispettore ministeriale per accertare i fatti; se i fatti fossero confermati - conclude - la dirigente scolastica deve essere licenziata come prevede l'attuale legge Brunetta in vigore da settembre 2010 che da' questa facolta' al direttore generale della Calabria''. (ASCA)

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