Università, meno corsi e più qualità: patto ministero-atenei campani
Data: Giovedì, 24 febbraio 2011 ore 08:53:50 CET
Argomento: Rassegna stampa


Taglio ai corsi di studio, ma per garantire una offerta formativa di maggiore qualita' agli studenti. Servizi in rete sul territorio, dalle biblioteche ai laboratori informatici, con possibilita' di accesso per gli universitari attraverso una card regionale magnetica. Sono i punti che stanno al centro dell'accordo di programma siglato oggi a palazzo Chigi fra il ministro dell'Universita', Mariastella Gelmini, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i rettori dei sette atenei campani (Federico II di Napoli, Seconda universita' di Napoli, Napoli 'Orientale', Napoli 'Parthenope', Universita' di Salerno, Universita' del Sannio, Suor Orsola Benincasa).
Via, dunque, al piano di snellimento del sistema accademico territoriale. I primissimi obiettivi sono gia' stati raggiunti: -6 sedi decentrate e -34 corsi di studio inutili. Per i prossimi cinque anni si procedera' in direzione del contenimento dei corsi doppione, si promuoveranno percorsi di studio che prevedano l'interazione fra atenei, si rivedranno i dottorati.
 Quanto ai servizi per gli studenti, ci sara' una card magnetica regionale che consentira' l'accesso ai laboratori, alle biblioteche e il pagamento delle mense su tutto il territorio.L'accesso alle 5.000 postazioni informatiche presenti negli atenei sara' garantito liberamente agli studenti. "Quello che parte oggi- ha detto Gelmini- e' un progetto pilota: l'obiettivo e' razionalizzare i corsi di studio e potenziare le strutture.Il governo ha scelto di valorizzare il capitale umano come elemento di rilancio del Sud".
È anche in definizione un bando da 100 milioni per le strutture tecnologiche a supporto dell'universita'. "Invito poi i rettori- ha continuato Gelmini- a sfruttare le risorse messe a disposizione dall'Europa per le regioni del Sud". Soddisfatto Caldoro, che ha sottolineato la prontezza di risposta degli atenei campani nel dopo riforma universitaria. "Siamo una regione che crede nel federalismo- ha detto- e stiamo dimostrando che il federalismo si puo' applicare dal Sud". La Regione Campania sta anche pensando di sostenere gli atenei territoriali con un fondo ad hoc, un Ffr, Fondo di funzionamento regionale, che dovrebbe aggiungersi all'Ffo, il fondo erogato dallo Stato. Il rettore dell'universita' del Sannio, Filippo Bencardino, ha ricordato lo sforzo degli atenei: "Da gennaio sono stati ridotti del 50% i dipartimenti, abbiamo ridotto i corsi di laurea, stiamo facendo il massimo".(da www.dire.it)

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