Salta incontro Miur su 26mila addetti, pulizie a rischio
Data: Giovedì, 24 febbraio 2011 ore 07:13:38 CET
Argomento: Rassegna stampa


I sindacati e le associazioni di categoria tornano a protestare pubblicamente per la mancata apertura di un tavolo di confronto con il Miur sulla riduzione di risorse statali per i servizi esternalizzati di pulizie delle scuole, che mettono a repentaglio il futuro lavorativo di oltre 26.000 addetti ex lavoratori socialmente utili: l'allarme è stato lanciato oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa congiunta, dalle associazioni datoriali Federlavoro e Servizi Confcooperative e FiseAnip/Confindustria Legacoopservizi e dai sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil, durante la quale hanno fatto sapere, attraverso un documento congiunto, che "l'incontro tra le parti, inizialmente calendarizzato per la scorsa settimana con il sottosegretario Giuseppe Pizza e il direttore generale Marco Ugo Filisetti, è stato cancellato e, al momento, non sono previste nuove date per il necessario confronto".        
Durante la conferenza è stato spiegato che i dipendenti rischiano di rimanere senza lavoro già da luglio di quest'anno, con conseguenti pericolose ricadute sui livelli igienici, sulla manutenzione ordinaria e sulla sicurezza delle scuole. Associazioni e sindacati hanno poi detto di essere fortemente preoccupati "per le nuove modalità di gestione e i contenuti delle gare di appalto, che tra l'altro, secondo la direttiva del Miur, verrebbero direttamente affidate ai singoli istituti scolastici senza clausola sociale a salvaguardia dei lavoratori. Per questi motivi - hanno spiegato le organizzazioni - chiediamo una immediata convocazione al fine di rimediare alla confusione giuridico legale e per garantire i rapporti di lavoro degli addetti". Lo scorso 20 gennaio il ministero ha concesso la proroga al 30 giugno 2011 per la prosecuzione, alle medesime condizioni, dei contratti dei lavoratori degli appalti di pulizia delle scuole tramite i cosiddetti 'appalti storici' ed ex Lsu, già scaduti o in scadenza. "Resta comunque la preoccupazione - concludono le sigle - di cosa accadrà a partire dal prossimo 1 luglio".  (da TMNews)

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