L’Orto botanico di Catania ospita mostra interattiva “Giocattoli e Scienza”; dal 7 marzo al 14 maggio 2011
Data: Mercoledì, 23 febbraio 2011 ore 07:00:00 CET
Argomento: Redazione


Orto botanico di CataniaL’Orto botanico di Catania, dal prossimo 7 marzo al 14 maggio, ospita, “Giocattoli e Scienza”, una mostra interattiva di giocattoli scientifici. La mostra espone divertenti giocattoli attraverso i quali vengono mostrati aspetti paradossali e interessanti delle varie discipline scientifiche: fisica, meccanica, ottica, elettromagnetismo, termodinamica, chimica. L’uso dei giocattoli, piuttosto che di oggetti di laboratorio, serve a dimostrare come i principi e le leggi della fisica apprese in ambito scolastico, valgano anche nella vita di tutti i giorni. I giocattoli risultano particolarmente efficaci per rendere evidenti i concetti di fisica, di norma legati agli oggetti di laboratorio, proprio perché non sono stati costruiti con questo scopo. Molti dei giocattoli esposti potranno essere toccati e provati dai visitatori. All’aspetto ludico e operativo si associa quindi l’aspetto didattico: una persona che tocca e fa funzionare un qualsiasi dispositivo, è più vicina a far scienza che non una persona che guarda solamente. La mostra si tiene nella sala centrale dell’Orto botanico ed ha il patrocinio del Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania. Nel mondo esistono circa 1400 orti botanici e arboreti con oltre 100 milioni di visitatori l’anno. Una buona parte si trova in Europa e oltre una trentina, tra orti botanici universitari e non, in Italia. L'Italia vanta un primato storico in fatto di orti botanici: le prime strutture di questo tipo, oggi non più esistenti, furono fondate in Italia già nel XIII secolo a Roma, in Vaticano, e nel XIV secolo a Salerno. Questi orti avevano la funzione di ostensori delle piante di uso medico, così come gli orti botanici universitari, tuttora esistenti, realizzati nel XVI secolo a Padova, Pisa e Firenze. La maggior parte degli orti botanici italiani venne fondata nella seconda metà del XVIII e nel XIX secolo. Grazie all’enorme sviluppo della sistematica vegetale, in seguito all’introduzione della nomenclatura linneana, gli orti botanici divennero luoghi di osservazione, nonché sedi di sperimentazione e acclimatazione di nuove specie. Alcuni orti stanno effettuando ricostruzioni di ambienti per fare comprendere meglio al pubblico i diversi adattamenti delle piante e il funzionamento degli ecosistemi, almeno per la componente vegetale. L’Orto botanico di Catania, fondato nel 1858, dal monaco benedettino Francesco Tornabene, costituì il compimento di un lento processo di maturazione culturale che portò al riconoscimento, all'interno del mondo universitario catanese, dell'importanza degli studi botanici. Il giardino catanese si estende su una superficie di 16000 metri quadrati e comprende l’Orto generale ( che raccoglie, soprattutto, piante esotiche) e l’Orto siculo (destinato alla coltivazione di specie spontanee siciliane). Situato proprio al centro della città, in via Etnea 397 (con accesso anche da via A. Longo 19), il giardino botanico è oggi meta di numerosi visitatori che possono ammirare, durante tutti i mesi dell’anno, preziose collezioni botaniche quali “Palme” (circa 50 specie), “Succulente” (oltre 2.000 specie) e “Piante spontanee siciliane. L’Orto Botanico di Catania, diretto dal Dipartimento di Botanica dell’Università degli Studi del capoluogo etneo, cerca come gli altri di svolgere il suo ruolo nella società contemporanea al fine di sensibilizzare il pubblico, sia esso di appassionati di botanica o meno, sui temi legati alla tutela dell’ambiente. Gli orari del museo, con visite guidate per gruppi e scuole, sono dal lunedì al venerdì, ore 10.00 – 13.30 / 15.30 – 17.30 (ingresso via A. Longo, 19); sabato e domenica, ore 10.00 – 13.30 (ingresso via Etnea, 397). Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 095/382529 e – mail: archimedecoop@gmail.com

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-239848.html