Ciechi-sordi protestano: Mancano stanziamenti risorse economiche. Provvedimento già finanziato arenato in sabbie mobili
Data: Martedì, 22 febbraio 2011 ore 12:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
L'Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti e l'Ente Sordi hanno deciso di
organizzare una protesta in coincidenza con la Giornata Nazionale del
Braille (Il 21 febbraio,"Quarta Giornata Nazionale del Braille").
Quest'anno infatti la sede centrale dell'Unione non partecipa alle
iniziative delle strutture periferiche in segno di protesta nei
confronti dei Ministeri dell'Economia e dell'Istruzione, che, ormai da
11 anni, si legge in una nota, "non si decidono ad emanare in decreto
il regolamento attuativo della legge 69 del 2000. Detta legge stanzia
importanti risorse economiche per il sostegno all'integrazione
scolastica dei disabili e in particolare dei minorati sensoriali:
ciechi e sordi. Tali somme sono destinate all'Istituto Statale per i
sordi "Tommaso Silvestri" ed alla scuola di metodo "Augusto Romagnoli",
entrambi enti pubblici.
I due enti dovranno utilizzare le risorse economiche per effettuare
ricerche sulla didattica e la pedagogia speciale, offrire formazione
professionale agli insegnanti di sostegno, consulenza ai genitori e
interventi mirati a sostegno dell'integrazione scolastica, attraverso
la figura dell'insegnante itinerante. Attualmente le somme stanziate
dalla legge 69/2000 vengono utilizzate in maniera impropria e comunque
diversa dalla finalita' della legge stessa. Vengono, cioe', distribuite
a pioggia alle singole scuole nell'ambito dell'offerta formativa, senza
rendiconto di come esse vengono spese".
"Non possiamo riferire - si legge ancora - di tutti i nostri interventi
nel corso di questi 10 anni. Ci limiteremo all'ultima promessa. Anche
grazie all'intervento di un autorevole esponente del Governo, ci fu un
incontro al Ministero della Pubblica Istruzione e ci fu promesso che
sarebbe stato istituito un tavolo tecnico per riformulare, d'intesa con
i due Ministeri, il nuovo parere. E' passato ormai un anno e tutto
tace. I due Ministeri si rimbalzano le responsabilita' con il risultato
che una legge dello Stato non viene ancora attuata. Noi riteniamo che
tale stato di fatto sia illegittimo e non piu' tollerabile.
"Sembra incredibile - concludono - che un provvedimento legislativo, il
quale non comporta spese, perche' gia' finanziato, possa arenarsi per
cosi' lungo tempo nelle sabbie mobili della burocrazia ministeriale".
(TMNews)
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