Curreli (Cip), cosa ci dobbiamo ancora aspettare
Data: Lunedì, 21 febbraio 2011 ore 19:48:04 CET
Argomento: Associazioni


"Cosa ci dobbiamo aspettare ancora?". A dirlo Maristella Curreli, presidente nazionale dei Comitati insegnanti precari, commentando con LABITALIA la notizia del congelamento sino al 2012 delle graduatorie ad esaurimento degli insegnamenti precari. "Il primo passo da fare - sostiene - sono le immissioni in ruolo, coprire i posti e sistemare i docenti che sono nelle graduatorie. Solo in un secondo tempo si può decidere per un nuovo reclutamento".
"E' necessario -sottolinea- procedere ad un'immediata immissione in ruolo sui posti disponibili, così da avere ben chiaro il quadro della situazione e poi si può decidere su come muoversi, evitando però che dell'Italia si faccia tanti staterelli".          
 Per Maristella Curreli, che ha sulle spalle 19 anni di precariato, "il decreto milleproroghe alimenta la lotta tra precari tra Nord e Sud del Paese, penalizzando i colleghi del Mezzogiorno costretti a fare le domande sul territorio".
"I posti di lavoro - osserva la presidente nazionale dei Comitati insegnanti precari - ci sono. Tra organico di fatto e di diritto ogni anno sono nominati 120mila docenti, a volte anche di più. Allora, mi chiedo, che senso ha non immetterli in ruolo quando già si sa che quel personale verrà comunque utilizzato. In questo caso verrebbe anche assicurata una continuità didattica e si andrebbe a svuotare la graduatoria ad esaurimento".
"Avevamo lottato tantissimo per la graduatoria ad esaurimento - ricorda - perchè si volevano tutelare tutti i precari. Ma una volta ottenuta sono stati inseriti in graduatoria i cosiddetti precari del nono ciclo, non sono stati chiusi i corsi Fis e sono stati impiegati precari non abilitati. Così ci siamo ritrovati spiazzati".
"E adesso con il congelamento delle graduatorie - rimarca - non c'è più speranza per i lavoratori della scuola precari, eppure il lavoro per alcune classi di concorso c'è".    (Labitalia)

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