Istat, lavoro nero da record anche nell'istruzione
Data: Lunedì, 21 febbraio 2011 ore 12:22:21 CET Argomento: Rassegna stampa
Il lavoro sommerso in
Italia vale il 16,1-17,8% dell'economia con punte record nei settori
alberghi e pubblici esercizi (56,8%): dati ISTAT
Continua in Italia la piaga del lavoro sommerso, secondo i dati ISTAT:
già nel 2005 il suo peso medio era tra il 16,1% e il 17,8%
dell'economia, con punte estreme per i settori alberghi e ristorazione
dovi si arriva a quota 56,8%. Lavoro in nero anche nei settori
Istruzione, Sanità e altri servizi sociali (36,8%), Trasporti e
Comunicazioni (33,9%), Commercio (32,1%) e Servizi alle imprese
(21,5%).
Nel complesso, l'Industria registra quota 11,7%, 28,4% per le
costruzioni a cui seguono in ordine tessile, abbigliamento, pelli e
calzature con il 13,7%, altri prodotti industriali con l'11%,
alimentari, bevande e tabacco con il 10,7%.
Le performance migliori sono da attribuirsi al settore di elettricità,
gas e acqua dove la quota si assesta su di un buon 1,8%. Abbastanza
bene anche credito e assicurazioni con il 6,4%. Doveroso citare anche
lo 0% ottenuto dalla pubblica amministrazione.
I dati sono stati forniti agli esperti che lavorano nella commissione
per la riforma fiscale e che si occupano di "economia non osservata e
flussi finanziari" per la riforma fiscale.
Ildirettore generale FIPE, Edi Sommariva, ha commentato duramente i
sorprendenti dati dichiarando: «stando ai dati ufficiali INPS ci sono
700mila dipendenti e a 300mila indipendenti, secondo le cifre della
commissione in realtà la forza lavoro è di circa un milione e
seicentomila persone «, cioè quanto la manodopera del canale horeca
(hotel, ristoranti e caffè) di Francia e Spagna messe assieme. Davvero
poco credibile». (da http://www.pmi.it/lavoro-e-imprenditoria)
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