Milleproroghe, graduatorie congelate: schiaffo ai precari della scuola
Data: Venerdì, 18 febbraio 2011 ore 07:07:41 CET
Argomento: Rassegna stampa


Graduatorie ad esaurimento congelate fino all’agosto del 2012 e impossibilità di chiedere supplenze brevi in una provincia diversa da quella permanente. Sono le due novità principali per l’insegnamento contenute nel maxi-emendamento al decreto Milleproroghe, approvato con voto di fiducia al Senato e che martedì 22 febbraio arriverà alla Camera.
Una doccia fredda in pieno inverno per gli oltre 230 mila docenti precari, quasi la metà dei quali al sud Italia, che non potranno decidere di spostarsi in un’altra città per trovare più facilmente lavoro.
La proposta di prorogare il rinnovo delle graduatorie è stata presentata dal senatore leghista Mario Pittoni. L’iniziativa del Carroccio arriva dopo che la Corte Costituzionale, il 9 febbraio scorso, ha dichiarato illegittimo perché lesivo del principio di uguaglianza tra i cittadini il provvedimento voluto dal partito di Bossi nel 2009. Una misura che di fatto impediva ai docenti in graduatoria in una certa provincia di spostarsi in un’altra usufruendo del proprio punteggio, con il cosiddetto inserimento ‘a pettine’, penalizzando in particolar modo i docenti precari del Sud Italia.      Il congelamento delle graduatorie approvato dal Senato ha messo in fibrillazione i sindacati e c’è chi, come Alessandro Piccolo dell'Unione sindacale di base, parla di "accanimento antimeridionale di stampo leghista” da parte di un governo che non riesce nemmeno a decidere se le scuole debbano restare chiuse o aperte in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia.

I sindacati ritengono inoltre che la soluzione proposta nel milleproroghe vada a danneggiare ancora di più i tantissimi precari che sono stati disposti ad accettare qualunque supplenza pur di guadagnare punteggio, e che oggi si ritrovano con le graduatorie congelate. Se per l’Usb la strada da percorrere è quella del ritiro dei tagli e dell'immissione in ruolo per tutti i lavoratori inseriti nelle graduatorie provinciali, tra gli insegnanti c’è chi propone l’istituzione di una ‘graduatoria ad esaurimento nazionale’, per garantire stabilità agli organici e diritto al lavoro ai legittimi aspiranti. E in attesa del voto alla Camera il braccio di ferro continua.    (di Vincenza De Iudicibus  da Il Messaggero)

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