240 mila vittime delle sette, nella rete cadono sempre pių adolescenti
Data: Mercoledė, 16 febbraio 2011 ore 17:00:00 CET
Argomento: Redazione


Solo nell'ultimo anno sono state 240 mila le vittime delle sette, per la maggior parte uomini, adulti e appartenenti al ceto medio. Sono alcuni dei dati raccolti dal servizio antisette della Comunita' Papa Giovanni XXIII attraverso il numero verde messo a disposizione di vittime e familiari, che in un anno ha risposto a 3 mila chiamate. L'associazione, che diffonde i dati in occasione del convegno organizzato a Roma, sottolinea in una nota "un sensibile aumento delle richieste di aiuto che coinvolgono la fascia delle giovani generazioni": dal 2009 al 2010 le vittime adolescenti sono aumentate del 30%. I gruppi settari contati sul territorio nazionale sono circa 8 mila. Riguardo la fascia d'eta' delle vittime, per il 36% sono giovani, per il 44% adulti, mentre gli anziani sono il 20%. Si tratta per il 54% di uomini e 46% di donne, mentre sono quest'ultime che si maggiormente chiedono aiuto: le persone che si rivolgono al servizio antisette sono per il 62% donne e per il 54% uomini. 
Inoltre il 38% delle vittime proviene da un ceto sociale alto, il 42% dal ceto medio e il 20% ha invece un'estrazione sociale bassa. Le sette sono piu' diffuse nel nord Italia (43%), segue il centro con un 31% e il sud con il 26%. Le regioni piu' colpite dal fenomeno sono la Lombardia (16%), segue l'Emilia Romagna (15%), poi il Lazio (13%), la Puglia (11%) e il Veneto (5%), mentre il 40% delle sette e' stato localizzato nelle regioni rimanenti. Le citta' piu' colpite dal fenomeno sono, nell'ordine, Milano, Roma, Brescia, Padova, Bari, Perugia, Catania, Bergamo, Catanzaro, Foggia, Bologna, Ferrara, Modena, Pescara e Viterbo.
Analizzando invece la tipologia delle sette viene fuori che sono per il 38% psicosette, per il 26% sette pseudo-religiose e per il 21% magico-esoteriche. L'associazione segnala anche il tipo di risposta e di aiuto forniti: per la maggior parte (56%) risposte telefoniche, lettere o email e incontri privati; nel 23% dei casi sono stati forniti contatti con parroci, esorcisti o altre realta' ecclesiali, mentre nel 21% dei casi e' stato fornito un collegamenti con le forze dell'ordine. (www.dire.it)

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